Molto presto le impronte digitali allargheranno il loro campo d’azione, servendo a molto più che ad identificare un individuo.
Grazie ad una nuova tecnologia, messa a punto dai ricercatori della Purdue University, sarà possibile identificare tracce di esplosivo, droghe e altri materiali di cui rimane memoria proprio nelle impronte.
Utilizzando un sofisticato meccanismo che impiega uno elettrometro capace di mutare le molecole in ioni e successivamente analizzare la materia sarà possibile separare con facilità anche più impronte sovrapposte, processo che risulta difficile per gli attuali strumenti ottici.
Grazie ad uno speciale software dalla distribuzione e dall’intensità degli ioni selezionati si giungerà a formulare e comporre l’immagine dettagliata dell’impronta.