Settecentocinquanta neurologi provenienti da tutto il mondo hanno fatto il punto a Copenhagen sui più recenti studi clinici in tema dì Sclerosi Multipla. La malattia (anche nota con il nome “sclerosi a placche” )è una delle più importanti malattie croniche che possono colpire il sistema nervoso centrale. E’ il risultato di un attacco del sistema immunitario verso la mielina, la proteina di rivestimento delle fibre nervose.
Il danno blocca il corretto passaggio degli impulsi nervosi al cervello verso tutti i distretti del corpo. Le cause della malattia non sono ancora note, purtroppo, e la terapia al momento è mirata a rallentare la progressione e il numero delle ricadute per limitare al massimo la disabilità. Certamente, sono coinvolti una predisposizione genetica e fattori ambientali.
La SM colpisce tra i 20 e i 40 anni, le donne sono le più colpite (3/1 il rapporto sull’uomo) per un totale di circa 3 milioni di persone nel mondo e 5 milioni in Italia, dove il costo sociale era il miliardo e mezzo di euro l’anno. Le donne dunque si ammalano, rispetto all’uomo, secondo il rapporto di tre a uno. Le fasce di età più a rischio sono la seconda, la terza e la quarta decade della vita.
Sir Ralph Cold di Gottingen ha spiegato che è necessario informare e motivare il paziente:
«Per questo è stato previsto un servizio di nursing. di assistenza ai pazienti. Valide informazioni e un ruolo attivo nella terapia aumentano l’adesione alla cura»
“Betaplus” è un progetto integrato d’assistenza ai malati di SM in terapia con l’Interferone Beta 113. Prevede materiale informativo, una linea telefonica dedicata a cui rispondono gli specialisti, un sito internet in varie lingue, un kit per preparare il farmaco e soprattutto il servizio di “nursing”. Questo servizio viene erogato da Domedica, una società specializzata nel servizio infermieristico domiciliare e attraverso materiali informativi e con l’assistenza di personale qualificato, aiuta la persona affetta da SM a gestire in modo corretto ed autonomo la terapia, affiancando il medico e il personale del Centro Clinico di riferimento.