Combattere il cancro con l’immunoterapia via iniezione sottocutenea. È arrivato il via libera a questo approccio terapeutico da parte della Commissione Europea.
Curare il cancro con iniezione sottopelle
È stata la Roche a dare l’annuncio dell’autorizzazione all’immissione in commercio di atezolizumab SC. Si tratta di un farmaco immunoterapico antitumorale anti-PD-L1 somministrabile per iniezione sottocutanea. Ovvero sottopelle. Il farmaco sarà disponibile in tutta l’Unione Europea. Il medicinale è stato utilizzato in oltre 38.000 persone, quest’ultimo anno, per il trattamento di diversi tipi di cancro al fegato, alla vescica, al polmone e alla mammella.
Finora veniva somministrato tramite endovenosa, in sedute da 30-60 minuti. Grazie al via libera all’iniezione sottocutanea la durata del trattamento scende a circa sette minuti di media. “Siamo lieti di aver ottenuto l’autorizzazione a livello europeo per la prima immunoterapia antitumorale anti-PD-L1 per uso sottocutaneo”. Così ha commentato il dott. Levi Garraway, Head of Global Product Development di Roche. Questo tipo di somministrazione, ha spiegato, concede ai malati di cancro una maggiore flessibilità e ai sistemi sanitari nazionali un risparmio notevole di risorse.
Poter iniettare sottopelle il farmaco ai malati di cancro consente di migliorare la loro qualità di vita, già solo non sottoponendoli a sedute estenuanti di infusione endovenosa. Arrivando in alcuni casi, dove possibile, a rendere disponibile il trattamento al di fuori del contesto ospedaliero.
All’interno della nota con l’annuncio Roche ha spiegato come il via libera sia arrivato in base ai dati registrativi dello studio di fase IB/III IMscin001. La sicurezza e l’efficacia sono apparsi essere in linea con la formulazione endovenosa.
Il personale sanitario ha poi confermato la facilità di somministrazione di questa formulazione, sottolineando che rispetto all’endovenosa potrebbe consentire un effettivo risparmio di tempo anche per gli operatori.
Tanti fattori importanti per la guarigione
Quando si affronta il tema cancro sono molte le sfumature importanti che rischiano di perdersi nel percorso verso la sopravvivenza. Non si tiene conto di quanto stancanti e stressanti possano essere alcuni trattamenti. E si tende a sottovalutare il fattore tempo e il suo peso nella vita del malato di cancro.
Poter somministrare atezolizumab SC per via sottocutanea consente di poter approcciare alcuni dei tumori più complessi da trattare in modo più semplice per il malato. Il quale viene in questo modo potenzialmente privato di una delle tante fonti di stress che accompagnano il suo percorso.
Passare da praticamente un’ora di trattamento a un massimo di 8 minuti rappresenterà un cambiamento molto importante per i pazienti e per i loro caregiver, sia da punto di vista medico che emotivo. Con delle conseguenze positive sulla loro salute e sul loro umore.
Fattore questo da non sottovalutare mai nella cura di una qualsiasi malattia.