Il sole fa bene alle ossa e non è solo un modo di dire. Una corretta esposizione ai raggi solari, infatti, pare possa prevenire il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide, una malattia cronica che colpisce soprattutto la popolazione femminile fra i 40 e i 60 anni. A sostenerlo, uno studio pubblicato su Annals of the Rheumatic Diseases.
l’artrite reumatoide è una patologia cronica autoimmune, che provoca dolore, gonfiore e rigidità articolare, con limitazione della capacità di movimento. L’infiammazione colpisce prevalentemente le articolazioni, ma può svilupparsi anche in organi interni come polmoni, reni, cuore, sistema nervoso, occhi e vasi sanguigni. Questa malattia, che affligge oltre 300 mila persone solo in Italia, si riscontra più frequentemente nel sesso femminile, e tende ad insorgere tra i 40 e i 60 anni. Allo stato attuale, non esiste una cura definitiva in grado di debellare l’artrite reumatoide, tuttavia, grazie a trattamenti mirati e opportuni cambiamenti nello stile di vita, è possibile ridurre il dolore e convivere con la malattia.
Secondo un gruppo di studiosi americani l’esposizione regolare ai raggi UV-B potrebbe ridurre sensibilmente il rischio di sviluppare tale patologia. La ricerca, condotta in 2 fasi, ha coinvolto rispettivamente 120 mila donne nella prima e 115.500 nella seconda. Le partecipanti erano tutte infermiere tra i 30 e i 55 anni all’inizio del primo studio (condotto dal 1976 al 2008), e tra i 25 e i 42 anni all’inizio del secondo studio (condotto dal 1989 al 2009).
Gli esperti hanno preso in esame diversi parametri come l’esposizione alla nascita e all’età di 15 anni delle partecipanti, l’appartenenza geografica, ma anche il flusso UV-B, una misurazione composita dei raggi ultravioletti B che considera anche la latitudine, l’altitudine e la copertura nuvolosa durante le varie stagioni. Durante il periodo di tempo intercorso tra l’inizio e la fine dello studio, 1.314 donne hanno sviluppato l’artrite reumatoide. Dall’analisi dei dati è emerso come le partecipanti con i più alti livelli di esposizione avevano il 21% in meno di probabilità di sviluppare la malattia, rispetto alle donne che avevano accumulate un esposizione minore ai raggi UVB.
Come hanno spiegato i ricercatori:
Il nostro studio si aggiunge alle crescenti evidenze scientifiche che l’esposizione ai raggi UV-B è associata a un ridotto rischio di artrite reumatoide. I meccanismi non sono ancora stati compresi, ma potrebbero essere mediati dalla produzione cutanea di vitamina D, e attenuati con l’uso di protezioni solari o dall’evitare l’esposizione solare.
Se l’argomento vi interessa, potete approfondirlo visitando il sito dell’Associazione Italiana per le Malattie Reumatiche.
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