L’ FDA, Food and Drug Administration, agenzia statunitense responsabile della salute pubblica, lancia un nuovo allarme: alcuni farmaci anti-osteoporosi appartenenti alla classe dei bifosfonati possono causare gravi dolori ai muscoli e alle ossa.
“Le sentenze” dell’FDA sono seguite da svariate realtà del mondo sanitario e alimentare poiché storicamente si è caratterizzata per il suo ruolo di tutela del consumatore di sostanze terapeutiche fino a far approvare leggi federali sui vaccini.
Questa volta i farmaci “accusati” dall’FDA sono alcuni di quelli utilizzati per curare l’osteoporosi e si chiamano: risedronato, pamidronato, ibandronato, etidronato, alendronato, acido zoledronico e tiludronato. E’ stato dimostrato che le persone in terapia con questi tipi di medicinali sviluppano dolori invalidanti alle ossa, alle articolazioni e ai muscoli. Nonostante il rischio di accusare gravi dolori muscoloscheletrici sia previsto nel materiale informativo allegato al medicinale, l’FDA sottolinea che tale pericolo deve essere tenuto sotto controllo dagli operatori sanitari che devono prescriverne la somministrare con grande prudenza.
L’allarme consiste nella probabilità che l’associazione tra l’impiego dei bifosfonati e il dolore muscoloscheletrico potrebbe interferire con l’efficacia della terapia anti-osteoporosi oppure rendere necessaria l’assunzione di analgesici. In alcuni casi si è verificato che l’effetto collaterale si manifesta nei primi giorni di cura, in altri dopo mesi o anni. Lo studio dell’FDA ha verificato come in alcuni casi, alla sospensione del trattamento corrispondesse la scomparsa dei dolori, in altri vi è stato un miglioramento lento e in altri ancora incompleto.
Ai professionisti del settore sono ben noti questi effetti, infatti avvisano a priori il paziente prima di somministrare la cura. Però le cause di questi effetti sono ancora ignote e l’attività informativa della FDA, lanciata come allarme, è rivolta proprio ai medici affinché valutino caso per caso le condizioni dei propri pazienti e, se è opportuno, prendere in considerazione la sospensione della terapia. Inoltre L’FDA si rivolge anche ai pazienti per avvertire di non sospendere autonomamente la terapia, sarebbe un grave errore farlo senza il parere del medico.
buongiorno.mi è stata diagnosticata l’osteoporosi livello alto rischio fratture osteocalcina 69,6 mi è stata prescritta cura con fosamax 70.il mio medico mi ha detto che non si cura e che i dolori non passano con questo farmaco,quando ho chiesto il motivo di tale prescrizione mi ha risposto blocca il processo degenerativo.penso di essere una persona intelligente e non una cavia quindi mi stò attivando per trovare una cura alternativa ma piu’ precisamente una vera cura .trovo assurdo che questo ed altri prodotti della chimica siano ancora in circolazione in nome del dio denaro.o forse il numero di decessi o invalidi a vita non ha ancora raggiunto la giusta percentuale?ho 53 anni e non voglio far parte di quella percentuale.grazie se qualche persona competente in materia mi può dare una risposta.
Salve Signora, mi scuso per il ritardo nella formulazione della risposta, le posso dire che non c’entra il dio denaro se le ossa si sgretolano e lei è ad Elevato rischio di fratture vertebrali e femorali non si puo autocurare con l’omeopatia, l’Osteoporosi è una patologia Seria, le fratture e le complicanze di questa patolgia invalidante la mettono come terza causa di morte nei paesi occidentali, dopo 1a morte cardiologica e la 2a morte tumorale. personalmente non opinione da medico ma anche i medici si ammalano e trovandomi anche io in questa situazione come Lei e oltre 3 milioni di persone in italia, le consiglio vivamente di assumere quello che le è stato prescritto dal suo medico,ovvero alendronato 70mg settimanale, che non cura il dolore da fratura gia avvenuta, ma dimezza il rischio di incorrere in Nuove fratture spinali e del femore “bloccando” la perdita di minerali e calcio dalle ossa. per il dolore,se c’è un contemporaneo quadro di osteoartrosi e o fratture pregresse da fragilità, oltre ad iniziare immediatamente una terapia antifratturativa e antiriassorbitiva con,in questo caso Alendronato, iniziare un adeguato regime di analgesici per combattere il dolore.
vorrei aggiungere che la maggiore incomprensione e la mera ma spaventosa sottovalutazione riguardo a queste cure è proprio causata da una disinformazione del paziente e sopratutto ad una spiegazione non sufficiente del medico prescrittore (vedi ad esempio:”blocca il processo degenerativo”) il quale, in occasione della prescrizione di questi farmaci, deve spiegare precisamente il loro meccanismo,la motivazione e i benefici a cui ogni cura darà frutto,altrimenti il paziente non sara informato e ad ogni probabilita non seguira la cura in modo appropiato e disinteressato, ricordo che anche vuoi pazienti avete il diritto e il dovere di chiedere chiarimenti al vostro medico qualunque sia la vostra preoccupazione,domanda,interesse. Le faccio i miei auguri per affrontare al meglio questa patologia,purtroppo molto comune, e la ri-invito a documentarsi e a fronteggiare questa patologia con il massimo dell’attenzione e sopratutto a non diffidare di farmaci essenziali che salvano milioni di vite nel mondo.