Gli appassionati di calcio avranno ormai dimestichezza con il termine “rottura del crociato del ginocchio”, visto che molti atleti si stanno infortunando proprio per questa causa.
La rottura del crociato è un infortunio molto grave, e consiste nella lesione del legamento crociato del ginocchio, intendendo quello anteriore. Esiste anche un crociato posteriore, e in caso di rottura si utilizza lo stesso termine.
Vista la familiarità con lo sport del calcio, per “rottura del crociato” si intende spesso quella del crociato anteriore, molto comune nei calciatori. Solo il 5% dei crociati rotti comunque è posteriore. Si tratta di un infortunio nell’articolazione del ginocchio, in uno dei quattro legamenti collaterali che aiutano il ginocchio a muoversi.
Il legamento crociato anteriore è lungo 3 centimetri e largo 1,1 centimetri, e parte dal femore per legarsi alla tibia. Insieme al posteriore, il crociato anteriore fa stendere e piegare il ginocchio, e ne limita la rotazione. Da questo crociato dipende l’intera stabilità del ginocchio.
Perché si rompe il crociato
Il legamento crociato anteriore si rompe generalmente a causa di una forte distorsione del ginocchio, di III grado. È la distorsione che determina la rottura del crociato. La distorsione determina un infortunio e un carico serio che stressa i legamenti.
Il legamento si rompe quando c’è una torsione innaturale, o un’ipertensione oppure un colpo violento. In alcuni casi anche se si interrompe bruscamente una corsa, si può generare una rottura. Tutte queste cause determinano un trauma di cui la rottura del crociato è l’evento più grave.
Per questo tipo di cause, è logico che gli atleti siano i più soggetti alla rottura del crociato, in particolare negli sport di contatto come la pallacanestro, il calcio e il rugby, ma anche in quegli sport a particolare stress fisico come lo sci.
Per i non sportivi, la categoria più a rischio sono gli anziani, perché a causa dell’età possono avere delle cadute che causano dei traumi al ginocchio. Per gli sportivi invece, è essenziale fare un buon riscaldamento prima di iniziare qualsiasi attività agonistica, e mantenere tonici i muscoli, in modo che siano robusti, in particolare il quadricipite della coscia.