Il cambio di sesso porta alla perdita delle capacità multitasking nelle donne? E’ questo ciò che suggerisce uno studio condotto dall’Università di Vienna e recentemente presentato alla comunità internazionale.
E’ convinzione da molto tempo a questa parte, grazie ai risultati di studi pregressi che le donne abbiano maggiori capacità di gestire più attività contemporaneamente rispetto agli uomini. Ed a quanto pare questo è valido anche in caso di cambio di sesso. Le donne che si sottopongono a terapia ormonale e intervento chirurgico per cambiare la loro identità sessuale perdono questa importante abilità.
In poche parole iniziano a pensare come gli uomini, soprattutto dopo aver iniziato una terapia a base di testosterone. Per giungere alle loro conclusioni gli scienziati hanno analizzato il comportamento di un campione di 18 donne transessuali, le quali sono state sottoposte a risonanza magnetica per immagini sia prima il trattamento a base di ormone sessuale maschile, sia dopo 4 settimane di terapia. Il testosterone, secondo i dati raccolti, causa una riduzione del volume della materia grigia ed il numero di cellule nervose parte di due porzioni ben precise del cervello, una correlata all’elaborazione del linguaggio e quella relativa all’area di Broca e Wenicke.
Per ciò che concerne quest’ultime però, è stato verificato come le loro connessioni, grazie all’ormone maschile fossero diventate più forti. Commenta l’autore principale dello studio, Rupert Lanzeberger:
Questo che abbiamo visto è una vera e propria differenza quantitativa nella struttura del cervello dopo un’esposizione prolungata al testosterone. Sarebbe stato impossibile capire questo senza guardare a una popolazione transessuale. In termini più generali questi risultati possono suggerire che la vera e propria differenza tra il cervello di uomini e donne è sostanzialmente attribuibile agli effetti degli ormoni sessuali circolanti.
Non solo: questo dimostra inoltre che l’influenza degli stessi sulla struttura dell’encefalo umano perdura in età adulta. Appare quindi evidente il motivo per il quale la donna appare più avvezza al multitasking: un diverso equilibrio ormonale.
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