La demenza può presentarsi in diverse forme: uno studio ha recentemente scoperto quali siano i tre fattori che aumentano il rischio del suo presentarsi. I suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista di settore Nature Communications.
I fattori di rischio della demenza
La demenza è una malattia contro la quale spesso e volentieri non possiamo fare molto. Esistono dei farmaci che, a seconda della tipologia, ne rallentano il decorso, ma guarire da questo disturbo è impossibile. La ricerca sopracitata ha però individuato tre fattori che aumentano il rischio e, di conseguenza, cosa possiamo fare per evitare il più possibile la sua comparsa.
In poche parole dobbiamo evitare di consumare troppo zucchero, frequentare strade troppo trafficate e bere alcol. Cosa ci indica questo? Che dobbiamo seguire una dieta sana che non sia basata su molti zuccheri raffinati, dobbiamo evitare di intossicare il nostro corpo bevendo alcolici ed evitare il più possibile l’inquinamento atmosferico.
Tutti i comportamenti che in teoria dovremmo già far nostri per stare bene. Ma che questa ricerca ci insegna possono essere utili anche contro la demenza. Nel corso dello studio gli scienziati hanno anche scoperto quello che può essere definito il punto debole del nostro encefalo. Ovvero quello che invecchia prima rispetto ad altre zone del cervello.
La ricerca, coordinata dalla professoressa Gwenaelle Douaud, ha identificato tre fattori di rischio modificabili, ovvero quelli sui quali la persona può intervenire. E che avrebbero un effetto diretto sul cervello rendendolo più debole nei confronti di questa tipologia di malattia.
Lo studio di dell’Università di Oxford
Una squadra dell’Università di Oxford ha analizzato 161 fattori di rischio per quel che riguarda la demenza e li ha messi in ordine in base alle loro conseguenze. Come? Analizzando le scansioni cerebrali di 40.000 persone in Gran Bretagna di età superiore a 45 anni. Sono 15 le categorie di fattori di rischio modificabili classificate e sono: colesterolo, pressione sanguigna, diabete, consumo di alcol.E ancora peso, fumo, infiammazioni, depressione, inquinamento, udito, interazione sociale, sonno, dieta, istruzione e attività fisica.
La zona più debole del cervello sembrerebbe essere più ricettiva agli attacchi perpetrati dall’inquinamento correlato al traffico, al diabete e all’alcol. Non significa che questi fattori causino demenza sempre, ma possono rendere più vulnerabile il cervello.
Dobbiamo renderci conto che si tratta comunque di tre fattori tra i più dannosi con i quali possiamo avere a che fare. Gestirle nel modo giusto consente di prevenire parzialmente il palesarsi della demenza.
Non dobbiamo dimenticare che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Alzheimer Disease International questa patologia è considerata una priorità mondiale di salute pubblica. La stima è che almeno 55 milioni di persone nel mondo attualmente convivono con una demenza. E si pensa che questi numeri raggiungeranno il 75 milioni entro il 2030 e i 132 milioni entro il 2050.