Quando si parla di ictus e malattie cardiovascolari l’alimentazione può avere un’importanza rilevante. Una ricerca ha mostrato come un sostituto del sale possa aiutare a combattere il rischio di questa tipologia di eventi avversi.
Un modo per combattere l’ictus con la dieta
Uno studio che è nato per comprendere come limitare le patologie come l’ictus nella Cina rurale, dove la dieta è molto sapida e queste malattie sembrano rappresentare una delle prime cause non solo di morte e di disabilità. Soprattutto a causa di recidive. Sostituire il sale ha rappresentato il punto di svolta e la cosa più interessante è che si tratta di un prodotto molto semplice da reperire e facile da utilizzare.
Parliamo del sale a ridotto contenuto di sodio addizionato di potassio. La School of Public Health dell’Università di Wuhan ha mostrato come una dieta corretta dal punto di vista del sodio e del potassio possa risultare letteralmente salvavita.
Nello studio pubblicato sulla rivista di settore Jama Cardiology è stata mostrata l’efficacia dell’uso di sale povero di sodio e addizionato di potassio sugli abitanti di 600 villaggi della Cina settentrionale. Dobbiamo sottolineare che l’inadeguato apporto di potassio nella zona dipende da uno scarso consumo di frutta e verdura fresca.
Effetti sulla pressione arteriosa
Non dobbiamo dimenticare che l’ictus è tra le principali cause di morte nonché di disabilità sul lungo termine, in particolare nei paesi caratterizzati da medio e basso reddito. In totale il monitoraggio ha riguardato oltre 15.000 pazienti con una diagnosi precedente di ictus di età media pari a 64,1 anni. Il 45,9% nelle persone seguite erano donne.
Per verificare la validità di questo sostituto del sale contro l’ictus è stato fornito a 300 villaggi l’uso di questo specifico prodotto composto per il 75% da cloruro di sodio e per il 25% da cloruro di potassio.
La sperimentazione è durata 5 anni ed è stato possibile verificare come aver sostituito il sale abbia ridotto del 14% il tasso di recidiva dell’ictus e del 12% la mortalità per tutte le cause. Tutto ciò ha portato a ritenere questo cambiamento all’interno della dieta come la motivazione della riduzione del rischio.
E più nello specifico della capacità di questo cambiamento di ridurre la pressione arteriosa. Non dobbiamo dimenticare infatti che recenti metanalisi hanno anche dimostrato come la semplice riduzione di 1 mm/hg della pressione arteriosa porterebbe a un calo del 5% di rischio di ictus.
Nel caso specifico si è tenuto conto anche di eventuali problematiche correlate a costi e al sapore del sostituto, ricercando il prodotto migliore che potesse rispondere alle suddette esigenze.