Un vero e proprio mito sfatato: non c’è correlazione tra lo sviluppo di leucemia e la vicinanza ai tralicci dell’alta tensione. Lo ha confermato una ricerca condotta dall’Università di Oxford, togliendo finalmente dubbi in materia.
Era uno dei miti più diffusi da sfatare, lo ripetiamo, ed il fatto che sia stato confutato da una importante ricerca condotta da un ateneo così importante appare rassicurante. Soprattutto per quelle persone che hanno temuto che la vicinanza ai tralicci dell’alta tensione potesse recare loro danno. In particolare è stata analizzato il collegamento tra lo sviluppo della leucemia e la vicinanza a tale fonte elettromagnetica nei bambini, la fascia che si pensava più a rischio.
A fare la differenza in questo studio, in qualche modo è il gran numero di casi studiati come campione: ben 16.500 in un periodo che va dal 1962 al 2008 e che copre quindi oltre quaranta anni. Gli scienziati hanno preso la documentazione relativa a questi casi ed i dati estrapolati li hanno poi messi a confronto con quelli relativi a 20mila bambini sani rispetto alla vicinanza ai tralicci. E’ stato possibile in questo modo verificare che non vi sia un aumento del rischio di leucemia sebbene generalmente a prescindere dal fattore di rischio, i numeri relativi alla leucemia infantile sembrino in rialzo rispetto a quarant’anni fa. Commenta Kathryn Bunch, la coordinatrice dello studio:
E’ molto incoraggiante vedere che negli ultimi decenni non ci sia stato alcun aumento del rischio di leucemia tra i bambini nati in prossimità di linee elettriche aeree. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare con precisione il motivo per cui è stato evidenziato un pericolo prima del 1980. Ma i genitori possono sentirsi rassicurati dai risultati di questo studio.
Per quale motivo prima del 1980 si è diffuso questo mito? Non ci resta che attendere una risposta dai ricercatori. O accontentarci di sapere che non vi è pericolo per i nostri ragazzi.
Fonte | BJC
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