Paleodieta contro i sintomi della menopausa? Il regime dietetico in questione è ancora protagonista sia di polemiche ch di nuove ricerche: l’ultima in ordine di tempo lo vuole un valido alleato contro i problemi che la donna sviluppa con la fine del suo periodo fertile.
La paleodieta, secondo gli studiosi dell’Università di Umea in Svezia, aiuterebbe non solo a perdere peso e con esso anche ridurre il rischio di diabete e del sopravvenire di malattie cardiovascolari, ma al contempo far si che vampate e dolori tipici dell’inizio di questo periodo della vita femminile si manifestino con meno intensità. Ricordiamo cosa si intende per paleodieta: è un regime alimentare ispirato a quello tenuto dai nostri antenati nell’era del paleolitico e comprende il consumo di uova, verdura, frutta fresca e secca, semi, olio di oliva, avocado, pesci e carni magre cotte consumati con metodi di cottura e condimento simili a quelli degli uomini delle caverne.
Secondo i risultati ottenuti dall’ateneo svedese, tra i benefici di questa dieta vi è anche il miglioramento dei valori degli acidi grassi assorbiti. Come sono giunti a questa conclusione gli scienziati? Hanno dato vita ad una sperimentazione su un campione di 70 donne in menopausa ed obese. Le stesse sono state divise in due gruppi e seguite per 2 anni: uno ha seguito una dieta paleolitica formata da un 30% di proteine, dal 40% di grassi insaturi mentre l’altro ha seguito un regime alimentare per il quale il 15% dell’energia proveniva dalle proteine ed il 55% dai carboidrati. Commenta la dott.ssa Caroline Blomquist, firmataria della ricerca:
La dieta paleo, ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, può avere benefici a lungo termine sui disturbi correlati all’obesità, tra cui la riduzione del rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
Entrambe le diete hanno condotto ad una perdita di peso soprattutto a livello addominale, ma coloro che seguivano quella paleolitica hanno mostrato una minore sintomatologia relativa ai disturbi della menopausa ed un minore rischio di malattie cardiache e diabete.
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