L’olio d’oliva non è solo un ingrediente base della dieta mediterranea ma è anche in grado di abbassare la mortalità in ambito tumorale. Lo spiega uno studio condotto dalla Fondazione Umberto Veronesi.
L’olio d’oliva e i suoi effetti
L’Irccs Neuromed, insieme all’università Lum Giuseppe De Gennaro di Casamassima e la Clinica mediterranea cardiocentro di Napoli, ha pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition una ricerca davvero interessante. La quale raccoglie nuove prove che sembrano suggerire come il consumo di olio di oliva in modo regolare non protegge solamente dalle malattie cardiovascolari ma anche dalla morte per tumore.
Non è una novità che da tempo l’olio d’oliva sia associato a tassi di mortalità più bassi per quel che concerne le malattie cardiovascolari. Nel tempo si è anche cercato di studiare quale fosse il suo rapporto con la mortalità per cancro.
Lo studio sopracitato si è proprio concentrato su questo elemento, per comprendere quanto questo ingrediente possa essere salutare. La ricerca ha analizzato i dati provenienti da un campione di 23.000 persone adulte, uomini e donne, che hanno partecipato allo studio epidemiologico MoliSani.
Questi si sono fatti seguire per 12 anni mettendo a disposizione informazioni dettagliate sui propri consumi. Per quanto il ruolo dell’olio d’oliva venga studiato ampiamente, per ciò che concerne le malattie del cuore, per quanto riguarda i tumori si è sempre rimasti un po’ indietro.
Efficace anche contro i tumori
Attraverso questo studio si è voluto comprendere quale fosse l’effetto dell’olio d’oliva sulla salute delle popolazioni mediterranee. Cosa è emerso? Il consumo di olio d’oliva sia associato a tassi più bassi di mortalità anche per le patologie tumorali nonché per tutte le cause e in maniera indipendente dalla qualità della dieta seguita.
Il campione partecipante consumava mediamente al giorno 23,3 grammi d’olio d’oliva. Coloro che presentavano un consumo più alto riportavano anche una minore presenza di patologie croniche, beveva meno alcolici e consumava quantità maggiori di verdura, legumi, frutta. Nel corso del periodo di osservazione sono morte 2566 persone: 939 per un tumore, 910 per malattie cardiache e 723 per altre cause.
E’ stato rilevato che un consumo di olio d’oliva pari o superiore a tre cucchiai al giorno e quindi circa 30 grammi, è collegato a una minore incidenza di qualsiasi causa di decesso. Lasciando il suo segno anche nell’analisi dei biomarcatori Infiammatori.
Cosa ci dice questo? Consumare l’olio d’oliva in maniera regolare al posto di altri grassi è più salubre per il nostro organismo. E che anche solo un cucchiaio in mezzo può essere sufficiente per limitare la mortalità per tumore.