Troppo sale nella dieta può peggiorare i sintomi della sclerosi multipla. Questo minerale infatti viene considerato dagli esperti uno dei fattori ambientali che contribuiscono ad aumentare il peso di questa malattia sulle persone.
Alcuni scienziati sono convinti addirittura che il sale, unito ad un particolare corredo genetico possa essere la causa scatenante della sclerosi multipla. Un allarme di questo tipo era già stato lanciato un anno fa attraverso alcuni studi sulla rivista di settore Nature. Nel corso dell’ultimo congresso tenutosi a Boston in questi giorni sul tema non solo una dieta ipersodica è tornata prepotentemente in auge come possibile “grilletto” della malattia, ma anche fumo e batteri intestinali sono stati additati come possibili concause della comparsa della sclerosi multipla.
Va ricordato che la sclerosi multipla è una patologia autoimmune nella quale la genetica ha un forte ruolo: sono alcuni geni infatti che combinati con determinati fattori ambientali spingono alcune cellule del sistema immunitario ad impazzire ed attaccare la mielina che protegge gli assoni del sistema nervoso. Nella comparsa di questa malattia, i ricercatori hanno scoperto che la genetica influisce nel 30% delle possibilità, mentre i fattori ambientali nel 70% dei casi. Dato che è impossibile modificare la genetica in questo frangente, l’attenzione degli studiosi si è focalizzata sulle concause esterne come un elevato indice di massa corporea, livelli bassi di vitamina D, ed il virus Epstein Barr. Ed ora, tra gli ultimi messi sotto accusa, anche il sale. Esso agirebbe direttamente su linfociti T producenti interluchina, una proteina associata alla sclerosi multipla da tempo e non solo scatenerebbe la malattia ma la renderebbe anche più aggressiva.
Se a questo aggiungiamo il rischio relativo alla pressione alta ed alle malattie cardiovascolari relativo ad un eccessivo consumo di sale nella dieta, va da se che più ci teniamo lontano da grandi quantità di questo minerale, migliore sarà la nostra salute.
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