Effetti collaterali a lungo termine per la sigaretta elettronica? Si parla molto dei problemi che le sigarette normali al tabacco hanno sulla salute ma fino a questo momento la letteratura scientifica non era stata in grado di poter analizzare a fondo quelle che potevano essere le conseguenze dello svapare.
Sigaretta elettronica osservata speciale
Questo gap nella ricerca è spiegabile partendo proprio dall’utilizzo attuale della sigaretta elettronica. Un dispositivo che per quanto usato in alternativa alle normali sigarette non era sfruttato in maniera così massiccia come accade ora. La San Diego School of Medicine dell’Università della California e i suoi ricercatori hanno provato a fare il punto della situazione in tal senso, indagando proprio su quelli che sono gli effetti collaterali a lungo termine dell’uso delle sigarette elettroniche.
Prendendo in analisi in particolare quelle che possono essere le conseguenze su organi specifici come il cervello, il cuore, i polmoni e il colon. Nel corso del loro studio hanno messo al centro dell’attenzione uso dei dispositivi JUUL, i più utilizzati negli Stati Uniti e principalmente da ragazzi di età compresa fra i 18 e i 24 anni per quel che concerne i “gusti” più graditi dai consumatori, ovvero Mango e Menta Piperita. Una distinzione importante da fare visto che scopriremo come vi sia una differenza tra gli effetti collaterali anche in virtù dell’aromatizzante scelto, oltre che dalla frequenza di utilizzo della sigaretta elettronica.
Gli scienziati hanno scoperto come a causa dell’uso dei dispositivi fosse possibile rilevare segni importanti di infiammazione nel cervello registrando, tra l’altro, modificazioni neuro-infiammatorie anche all’interno del Nucleus accumbens zona deputata ai meccanismi della motivazione e della ricompensa, nonché all’elaborazione delle sensazioni di piacere e alla creazione delle dipendenze.
Problemi anche a danno di polmoni e colon
Effetti collaterali dell’uso della sigaretta elettronica sono stati riscontrati anche a livello del colon dove basterebbe un semplice mese di utilizzo per scatenare processi infiammatori capaci di aumentare il rischio di sviluppare malattie gastrointestinali. E se per quel che concerne il cuore non si hanno ancora abbastanza informazioni chiare come quelle relative agli organi sopracitati, non si salvano dalle conseguenze dell’uso di questi dispositivi nemmeno i polmoni.
Questi pur non mostrando segni d’infiammazione per quel che riguarda i tessuti, hanno però mostrato dei cambiamenti nell’espressione genica: fattore importante da cui partire con ulteriori analisi per capire quali potrebbero essere gli effetti dell’uso della sigaretta elettronica sul lungo periodo.
Per quel che concerne gli aromatizzanti, quello alla menta darebbe vita a una più alta vulnerabilità alla polmonite rispetto a quello al mango.