Curare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) attraverso il trapianto di cellule staminali? Potrebbe essere possibile. Almeno lo è stato in un modello animale della malattia, in una sperimentazione condotta dagli scienziati del gruppo di ricerca del Centro Dino Ferrari, dell’Università degli Studi di Milano, dell’IRCCS Fondazione Ca’ Granda e dell’Ospedale Maggiore Policlinico.
Forse per parlare di una cura miracolosa i tempi non sono ancora maturi, ma il fatto che sia stato possibile, attraverso un trapianto di cellule staminali neuronali derivante da cellule staminali pluripotenti indotte umane trattare la sclerosi laterale amiotrofica, deve essere considerato un successo dal quale partire per mettere a punto un protocollo valido anche per gli esseri umani. Ricordiamo grazie all’ausilio degli scienziati in cosa consiste questa patologia:
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale, che colpisce i motoneuroni, sia il I motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia il II motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Tale patologia, per la quale ancora oggi non esistono terapie efficaci, insorge in età adulta e colpisce 1-3 individui ogni 100.000 persone/anno con una prevalenza di 4-13 casi per 100.000.
I ricercatori italiani hanno generato le cellule da quelle epidermiche di soggetti sani e le hanno poi differenziate nella tipologia a loro necessaria, trapiantandole infine nei topi affetti da Sla in due diverse maniere: inserendole direttamente nel liquor e per via endovenosa. Le cellule staminali neuronali si sono integrate ottimamente nel midollo spinale ed hanno condotto ad un miglioramento generale delle condizioni di salute dei murini, sia attraverso la sostituzione delle cellule degenerate, sia favorendo dei meccanismi di neuro-protezione. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista di settore Human Molecular Genetics.
Sebbene vi siano ancora diversi passi da intraprendere prima di poter giungere alla messa a punto di approcci di cura per la Sla umana, questa ricerca rappresenta non solo un punto di partenza per la patologia, ma anche per lo studio di un nuovo modo di “colpire” altre malattie che portano alla degenerazione del sistema nervoso e di quello muscolare.
Fonte | Human Molecular Genetics
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