Che succederà in Italia quando arriverà il virus A/H1N1, meglio noto come responsabile della febbre suina? Il Ministero della Salute è orientato a vaccinare il 40 per cento della popolazione, di cui quasi nove milioni entro il 31 dicembre 2009, la rimanente quota nei primi mesi del 2010. Si tratterà di una vaccinazione di massa, la più grande mai effettuata in Italia e nel mondo. Mentre la Francia ha intenzione di vaccinare tutti, nessuno escluso, in Gran Bretagna si punta al 70% della popolazione; invece Spagna e Germania hanno obiettivi simili ai nostri.
Anche se al momento non sono disponibili dati certi, a livello mondiale potrebbero essere vaccinati dai 300 ai 600 milioni di persone, ma la banca d’affari J.P. Morgan stima che alla fine i governi prenoteranno almeno un miliardo di dosi. Come tutti i vaccini (tranne antipolio, antidifterica, antitetanica e anti-epatite B che sono obbligatori), anche questo sarà ‘altamente consigliato’, ma non imposto dall’alto. In Italia la vaccinazione di massa partirà il 15 novembre con le categorie a rischio ed i giovani tra i 2 e i 27 anni.
In questa prima fase del piano concordato tra ministero della Salute, Regioni e medici, si prevede l’immissione in circolazione di 8 milioni di dosi. Si dovrebbe terminare entro il mese di dicembre. Gli altri 16 milioni di dosi del vaccino saranno disponibili a partire dal 31 gennaio. I criteri di scelta dei gruppi target della vaccinazione pandemica convergono, anche a livello europeo e internazionale, nella direzione di offrirla prioritariamente, in prima battuta, ai soggetti a rischio perchè affetti da patologie croniche gravi; al personale sanitario che deve garantire le prestazioni assistenziali; al personale che garantisce gli aspetti di sicurezza del Paese (vigili del fuoco, polizia, protezione civile, etc); al personale che garantisce la continuità dei servizi cosiddetti essenziali (acqua, energia, telecomunicazioni, rifiuti, etc).
Gli altri 16 milioni di vaccini saranno indirizzati a partire dal 31 gennaio alla restante popolazione sana sempre tra i 2 e i 27 anni, comprendendo quindi la popolazione sana, con modalità che dovranno ancora definirsi. Si ipotizza anche l’aumento del 20% della consueta vaccinazione antinfluenzale stagionale rivolta ad una popolazione più ampia rispetto alle categorie previste negli anni precedenti.