Un vaccino efficace contro l’ebola entro il 2015? E’ questo quello che hanno annunciato con un comunicato ufficiale la multinazionale britannica Gsk e il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) statunitense che vi stanno lavorando sopra.
Sarà effettivamente possibile? Come sapete, sono diversi gli enti al lavoro su un vaccino per l’ebola ed agli operatori statunitensi ammalatisi in Liberia e rimpatriati è stato somministrato un siero sperimentale che al momento, almeno sul dottore contagiato, sembra fare effetto. Il vaccino preparato dalla collaborazione tra i due enti verrà sperimentato sull’essere umano entro questo anno. In caso di esito positivo dei test, sarà comunque necessario aspettare il 2015 per una eventuale distribuzione.
Questo specifico siero è basato su un virus degli scimpanzè ingegnerizzato con due geni di Ebola. Una volta giunto nelle cellule il vaccino, genera la risposta immunitaria nel corpo umano. Per essere più specifici è attualmente una delle soluzioni che hanno mostrato efficacia su modello animale ma che ancora non sono stati provati sull’uomo, al pari del siero Zmapp, utilizzato per curare i volontari americani e quello spagnolo in un estremo tentativo di salvare loro la vita. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha, ad ogni modo, riunito un pool di esperti proprio per discutere dell’eventuale uso di vaccini sperimentali nel frattempo per tentare di arginare l’epidemia. I morti continuano a salire, come il numero di contagiati. In questo caso non si entrerà nello specifico dei sieri quanto nell’eticità del loro utilizzo.
La domanda che viene a loro posta è: “E’ giusto provare il tutto per tutto, e quindi anche farmaci non testati per l’uomo, al fine di combattere il virus dell’ebola pur non avendo la certezza di non mettere in pericolo la vita dei malati?” Lo ha reso noto la portavoce dell’ente, la dott.ssa Fadela Chaib, che ha precisato inoltre che in tal senso bisognerà poi decidere quale siero utilizzare ed a chi destinarlo.
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