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Meningite batterica e virale, le differenze

Il 2016 è stato caratterizzato, tra le altre cose, da un’epidemia di meningite. Il numero sempre crescente di casi ha portato alcune regioni a mettere a punto piani di vaccinazione per evitare un numero maggiore di contagi. Vediamo insieme la differenza tra meningite batterica e virale.

Cosa è la meningite

La meningite, va ricordato, è l’infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il cervello ed il midollo spinale. Essa può essere causata, per l’appunto, da due diverse tipologie di patogeni. Questa malattia, a prescindere che venga causata da un batterio o da un virus è contagiosa: starnuti, colpi di tosse e generalmente contatti ravvicinati sono un veicolo di trasmissione della patologia. A seconda della gravità e della tipologia la meningite può causare disabilità o addirittura il decesso della persona colpita.

Differenze tra meningite batterica e virale

Sebbene la prima vera differenza tra i due tipi di patologia, quella batterica e virale, sia proprio nella sua origine, ciò che differisce in modo evidente è la gravità della malattia. La meningite virale è più blanda nella manifestazione rispetto alla meningite batterica, di solito considerata un’emergenza grave da ricovero immediato. Non solo: è anche più comune ed i suoi sintomi sono molto simili a quelli di un’influenza, sebbene la febbre in alcuni casi possa protrarsi a lungo e possano sopravvenire complicanze specifiche come le crisi epilettiche. Si parla però di casi estremi. Spesso e volentieri può capitare di rimanere contagiati senza saperlo e guarire senza che si sviluppi alcun problema.

La meningite batterica al contrario, necessita di un trattamento tempestivo se si vuole salvare la vita della persona. E’ di vitale importanza iniziare immediatamente una terapia antibiotica adeguata. A seconda della gravità e del ceppo anche quest’ultima però può rivelarsi inutile contro le varietà fulminanti della malattia. E’ per questo motivo che è consigliato dagli esperti sottoporsi a vaccinazione nelle zone più a rischio.

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Fonte | Webmd

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