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Vacanze e batteri: lavatevi sempre le mani

Una delle cose più fastidiose delle vacanze è la ricerca dell’igiene, quella personale, intima, quella le­gata a cibi e bevande, alla fre­quentazione di luoghi che possono non sempre essere per­fettamente puliti. Può capitare, per esempio, in tra­sferimenti autostradali molto lun­ghi, di doversi fermare nei bagni pubblici, ma contrariamente a quello che si possa pensare, a meno che non siate capitati pro­prio male, oggigiorno le possibi­lità di contrarre una malattia sedendosi sul water sono molto basse. Una ricerca condotta qual­che anno fa dall’Arizona Univer­sity stabilì che ci sono molti più germi nel lavandino della vostra cucina, quando è pieno di piatti sporchi o di cibi crudi, che sul­l’asse di un bagno pubblico.

E in ogni caso la possibilità di contrarre malattie si riduce ad un caso su un milione, quello in cui qualcuno appoggi una ferita aperta su un water molto sporco. Ma una persona dotata di normali qualità intellettuali non farebbe mai una cosa del genere. Ma occorre comunque fare molta attenzione, perché i germi si po­trebbero annidare nei contenitori per assorbenti, sul pavimento, nei lavandini, sul bottone dello sca­rico (anche se molti bagni pub­blici sono ormai elettronici); caso strano, invece, la maniglia della porta è uno dei luoghi meno con­taminati del bagno.

 

Detto tutto questo la soluzione più immediata, la numero uno, è “lavarsi le mani“. Sembra banale dirlo, quasi pleonastico, ma non direste la stessa cosa sapendo che questa semplice operazione è svolta soltanto dal 60% della popolazione. Il consiglio degli igienisti è quello di strofinare le mani per 30 secondi (mentre la maggior parte di noi le strofina dai 7 ai 10 se­condi), con acqua calda o almeno tiepida, tenendole rivolte verso il basso (come fanno i chirurghi), per evitare che i germi si spin­gano sui polsi, e ricordati di stro­finare bene le dita.

Ma oltre alle inside dei bagni pub­blici, le nostre vacanze potreb­bero portare alla ribalta altre problematiche, legate ad un ap­partamento in affitto non perfetta­mente disinfettato, persino maleodorante dopo essere stato chiuso per lungo tempo. Qualche precauzione generale per quando arrivate in albergo: prima di utilizzare il bagno con­trollare che l’asse del wc sia si­gillata con il nastro che ne attesta l’avvenuta pulizia e che il resto dei sanitari sia effettivamente pu­lito. Evitare di camminare scalzi specialmente se i pavimenti sono ricoperti di moquette, terreno ideale per germi e batteri.

 Una speciale attenzione va posta ai comportamenti igienici dei bambini. Oltre a lavare loro le mani dopo essere stati in bagno e prima di mangiare, impedite loro di camminare a piedi scalzi lungo i marciapiedi che costeggiano le spiagge, nei bar e nei bagni pubblici degli stabilimenti. Mettetegli sempre scarpette in gomma prima di fare la doccia. Problemi diversi e peggiori per chi viaggia all’estero, in paesi dove l’igiene è davvero un optio­nal. Proprio per non farvi trovare impreparati, rivolgetevi, prima di partire, al vostro farmacista di fi­ducia, che avrà certamente quello che fa per voi e saprà con­sigliarvi sull’utilizzo dei prodotti in commercio.

 Per lavarsi le mani anche senza acqua, oltre ai conosciutissimi fazzolettini detergenti e/o disin­fettanti, esiste un gel igieniz­zante e antisettico che agisce in soli 15 secondi. Se invece avete il problema di di­sinfettare i cibi oppure di potabi­lizzare l’acqua (anche solo per lavarsi i denti, ricordatelo bene!) il prodotto al quale fare ricorso è un noto disinfettante, che va usato secondo quantità e solu­zioni ben definite. Al farmacista chiedete anche no­tizie sui disinfettanti spray, utili sia per gli oggetti, come la tazza del water, i lavandini ed i piatti-doc­cia, sia per rinfrescare l’aria.