L’Italia è a rischio contagi per il virus Zika? L’allerta sta man mano crescendo in tutto il mondo, complici alcuni casi registrati a causa di persone che hanno contratto il virus nei paesi dove è endemico. Gli stessi hanno provveduto poi a portarli nei loro Stati d’origine. Dobbiamo preoccuparci anche noi?
Per ciò che concerne il virus zika in Italia, alcuni casi sono stato registrati anche nel nostro paese, ma niente per ora che possa destare preoccupazione. I turisti visitano il Brasile, dove la zanzara Aedes è vettore e tornano portando con loro l’infezione. Sappiamo che nelle donne incinte o in fase di concepimento il contatto può portare allo sviluppo di microcefalia nel feto e che al momento viene totalmente escluso il contagio diretto tra persone. Il vettore rimane comunque l’insetto. Esso è portatore del’agente patogeno semplicemente pungendo una persona affetta da virus Zika: ogni potenziale target successivo rischia il contagio.
Al momento non vi è nessun allarme per ciò che riguarda l’Europa. A preoccupare è il periodo di aprile che, a causa del meteo pazzerello di questo anno, segnerà l’inizio della stagione biologica delle zanzare. E’ proprio per questo che anche qui nel nostro paese molte Regioni hanno dato il via a procedure atte a bloccare eventuali epidemie aprendo dei centri di riferimento per questo tipo di diagnosi. E se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama invita alla ricerca per una maggiore prevenzione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea come vi siano alte possibilità che il questo virus diventi presto endemico in molti paesi americani.
Quel che è importante sottolineare è che di per sé la malattia causata dal virus Zika non è pericolosa per una persona sana: si tratta di una patologia guaribile in poco tempo e senza troppi strascichi. L’unico problema, come già ampiamente dibattuto, riguarda le donne in gravidanza. In Brasile al comportamento endemico dell’infezione sono poi seguiti migliaia di casi di microcefalia con molta probabilità causata dal virus stesso.
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