Una nuova terapia chirurgica efficace per combattere l’emicrania: l’approccio terapeutico nei confronti di questa tipologia di mal di testa sale di grado, dando al paziente una possibilità in più di combatterlo.
L’emicrania, riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle patologie più invalidanti per l’uomo, colpisce statisticamente il 12% della popolazione mondiale prediligendo le persone di sesso femminile soprattutto nel loro quarto decennio di vita. Il mal di testa di questo tipo può avere tra le altre cose anche un’origine ereditaria e le sue conseguenze sono spesso molto nette nella vita delle persone che ne soffrono.
Non dobbiamo dimenticare che gli attacchi di emicrania possono durare da qualche ora ad alcuni giorni e che sono di diversa tipologia i fattori che li scatenano. Abbiamo tra di loro la stanchezza, il consumo di alcol, ma anche alcuni cibi in particolare, lo stress ed il fumo.E’ possibile riconoscerne l’arrivo? La risposta è positiva: i sintomi, sia di tipo sensoriale che visivo sono diversi. Nausea, debolezza ed ipersensibilità alla luce sono di solito accompagnati ad un dolore pulsante al lato della testa.
La persona che ne viene colpita ne rimane fortemente disabilitata, perdendo momentaneamente la capacità di funzionare in modo adeguato nella vita di tutti i giorni. Questo nuovo approccio di tipo chirurgico è stato ideato dal prof. Edoardo Raposio e presentato sulla rivista di settore The Journal of Craniofacial Surgery. Esso è pensato principalmente per coloro che non rispondono alle terapie farmacologiche o che non vi possono essere sottoposti per motivi di salute. Si tratta di una tecnica endoscopica mininvasiva che riguarda la sezione di piccoli muscoli (depressore e corrugatore del sopracciglio e procero nella regione frontale e muscolo occipitale, N.d.R.) tramite una piccola incisione del cuoio capelluto al fine di “liberare” i nervi la cui stimolazione dà il via agli attacchi di emicrania.
Un intervento all’avanguardia eseguito in anestesia locale e comprendente una notte di ricovero di controllo con una percentuale di successo pari al 90%.
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