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Epilessia, tutta colpa dei globuli bianchi

L’1% degli italiani soffre di epilessia. Finora le cause erano rimaste sconosciute, e di conseguenza c’erano problemi anche nell’individuare la terapia, visto che circa un terzo dei pazienti non migliorava nemmeno dopo un trattamento con i medicinali.

Uno studio italiano adesso pare aver trovato una possibile causa dell’epilessia, che apre nuovi scenari sulla formulazione di terapie innovative per combattere questi attacchi. Secondo la ricerca infatti la causa è da attribuire ad un sovrannumero di globuli bianchi che agendo sui vasi sanguigni del cervello provocano i danni che purtroppo migliaia di persone conoscono. Un trattamento con anticorpi specifici impedirebbe il legame tra leucociti ed endotelio vascolare, mediato da molecole di adesione che eliminerebbero il problema alla radice.

Titolari dello studio sono stati due ricercatori dell’Università di Verona, Gabriela Constantin e Paolo Fabene, che per adesso hanno sperimentato dei rimedi per l’epilessia soltanto sulle cavie da laboratorio. Lo studio si è basato sull’osservazione di alcuni topolini che, in preda agli attacchi, mostravano un’interazione tra globuli bianchi neutrofili e la parete dei vasi sanguigni del cervello in maniera molto maggiore rispetto a ciò che avveniva in topi normali. Da qui la conclusione che la presenza di leucociti maggiore possa essere il fattore scatenante di un attacco epilettico.

La terapia somministrata alle cavie a questo punto è stata di due tipi. La prima è stata ridurre il numero di globuli bianchi nel cervello, e ha dato subito buoni risultati. La seconda, un po’ più complessa, prevedeva l’invio di anticorpi specifici che impedivano il legame leucociti-endotelio. In questo modo si prevenivano gli attacchi cronici e si evitavano la formazione di crepe nella barriera ematoencefalica, bloccando l’eccitabilità dei neuroni che favorivano gli attacchi epilettici. La sperimentazione sugli esseri umani è ancora lontana dal venire, ma almeno adesso non si va più alla cieca perchè il percorso è stato ormai tracciato.

Fonte: [www.ilmessaggero.it]