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Epilessia: meccanismi comuni tra uomo e gatto

L’epilessia è una malattia neurologica che dipende da una scorretta stimolazione del cervello. Nel corso di uno studio veterinario, a Vienna, un gruppo di ricercatori ha scoperto che un particolare tipo di epilessia felina è molto simile in caratteristiche a quella umana.

Se vi state chiedendo l’importanza di una simile scoperta è presto detto: si potrebbe giungere con il tempo e con ricerche dedicate a sfruttare a nostro favore questa somiglianza, riuscendo verosimilmente a trovare una soluzione per entrambi i tipi di patologia. L’epilessia è essenzialmente una patologia basata su segnali elettrici scoordinati subiti dal cervello da parte delle cellule nervose.  La scoperta è avvenuta quasi per caso: i ricercatori hanno individuato la ricorrenza di una risposta immunitaria non corretta molto simile a quella che si può rilevare in caso della versione umana di questa malattia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista di settore Journal of Veterinary Internal Medicine.

Cerchiamo di entrare un po’ più nello specifico: gli scienziati hanno identificato la causa di una forma particolare di epilessia felina nell’attacco, da parte del sistema immunitario dell’anima, di alcune proteine presenti nelle membrane di protezione dei neuroni. I sintomi sono uno sguardo fisso e degli spasmi dei muscoli del viso, proprio come accade in nell’epilessia umana causata dall’encefalite limbica, una infiammazione dell’encefalo che si manifesta in un solo lato del corpo e coinvolge arti e viso. I ricercatori austriaci hanno scoperto che quando questa forma di epilessia è presente nei gatti, gli anticorpi presenti nel loro sangue reagiscono alle proteine presenti sulle membrane dei neuroni, formando dei blocchi nei canali ionici della cellula coinvolti nella produzione stessa dei segnali nervosi esattamente come accade negli uomini.

Riuscire a trovare una soluzione di cura per i gatti potrebbe aprire una sostanziale possibilità di nuovi approcci terapeutici anche negli esseri umani. Ci vorrà ancora del tempo per capire se questo sarà possibile. Ciò non toglie che potrebbero essere state gettate le basi per una nuova strada di studi.

Fonte | JVM

Photo Credit | Thinkstock