Oggi, 21 settembre, si celebra la Giornata mondiale dell’Alzheimer. Questa malattia, per la quale ancora non esiste una cura definitiva ma solo qualche strumento di controllo dei sintomi, ha una diffusione più ampia nelle fasce di popolazione anziana. Si ritiene che la sua incidenza sia correlata all’invecchiamento della popolazione globale.
L’Alzheimer è la classica malattia che coinvolge l’intera famiglia del malato: quest’ultima, infatti, si trova spesso a vivere situazioni di difficile gestione senza ricevere il giusto supporto o la giusta assistenza sanitaria . Il “Rapporto Mondiale Alzheimer 2012”, composto dall’Alzheimer’s Disease International (ADI) e diffuso nel nostro paese dalla Federazione Alzheimer Italia, illustra come il primo ostacolo che un paziente affetto da Alzheimer e la sua famiglia sono costretti a vivere è l’esclusione sociale. E’ una denuncia che arriva dal 75% dei malati e dal 64% delle persone che li assistono.
Il campione preso in considerazione riguarda 2500 persone tra malati e familiari in più di 50 paesi, di cui il 50% affetto dalla malattia e quasi in rapporto similare di età minore di 65 anni.
Commenta i risultati l’autrice del rapporto, la dott.ssa Nicole Batsch:
Lo stigma resta un ostacolo per tutte le iniziative relative alla demenza, quali migliorare l’assistenza e il sostegno alle persone con demenza e ai loro familiari e i finanziamenti alla ricerca. Il Rapporto rivela che i malati e i familiari che se ne prendono cura si sentono emarginati dalla società, a volte anche dai loro stessi amici e dagli altri familiari. Ciò che vogliono è essere trattati come persone normali guardando alle loro abilità residue e non alle loro incapacità. Portare alla luce questi problemi contribuirà a migliorare la qualità della vita delle persone affette da demenza e di chi le assiste.
Anche in Italia, come nel resto del mondo sono molte le iniziative organizzate per questa giornata speciale, organizzate dalle Asl regionali e dalle associazioni di categoria, come screening gratuiti e colloqui condotti da neurologi contestualmente alla distribuzione di materiale informativo.
Alzheimer’s Disease International (ADI)
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