Si celebra oggi la Giornata Nazionale contro il Parkinson. Ed il focus italiano è concentrato tutto sul lancio delle linee guida in materia di logopedia per gli operatori sanitari. Affrontare questa malattia al meglio consente di migliorare sensibilmente la vita del paziente.
Il non approcciare in maniera adeguata il morbo di Parkinson porta allo sviluppo di problemi nel linguaggio, alla difficoltà di deglutizione e ad un’eccessiva produzione di saliva. Tutte complicazioni che per il bene del malato è bene tentare di evitare il più a lungo possibile. Le linee guida italiane per la riabilitazione logopedica del malato di Parkinson servono proprio a questo: per dare una traccia da seguire a coloro che si prendono cura del paziente, indicano nel contempo come regolarsi per mettere a punto delle terapie di assistenza e riabilitazione che consentano allo stesso di vivere una vita il più possibile normale.
Le linee guida italiane traggono ispirazione da quelle olandesi, già in uso con successo da diverso tempo. Esse si sono rese necessarie, e la Giornata Nazionale contro il Parkinson ce la ricorda, per garantire alla persona malata degli standard di cura di livello. Non solo, come sottolineano gli esperti del settore esse sono utili anche per evidenziare le pecche dell’assistenza sul nostro territorio, dove strutture specializzate sono fortemente mancanti. Per tal motivo è necessario agire per il meglio attraverso l’operato dei sanitari: solo gestendo correttamente le risorse umane è possibile approcciare il Parkinson anche in situazioni di grave crisi economica. Il malato di Parkinson è un paziente di tipo cronico che necessita di piani assistenziali sul lungo termine per rallentare la disabilità che può sopraggiungere con il progredire della patologia. Commenta la dott.ssa Tiziana Rossetto, presidente della Federazione Logopedisti italiani:
Intervenire oggi nelle malattie cronico degenerative, e quindi sulla “cronicità” significa rispondere in maniera efficace e efficiente ai bisogni di malati “complessi”, spesso anziani, nei quali incidono più patologie. Un approccio tanto più necessario in quanto lo stato di salute dei pazienti affetti da malattia di Parkinson, come di altre di natura neurodegenerativa che interessano l’età avanzata, è spesso influenzato non solo da fattori biologici malattia-specifici, ma anche da determinanti personali e sociali.
Le linee guida per il Parkison, in un quadro del genere, si rivelano quindi basilari.
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