Ancora un passo in avanti nella lotta al morbo di Parkinson è stato raggiunto grazie alle cellule staminali. Un gruppo di scienziati americani ha infatti dimostrato come sia possibile sostituire i neuroni distrutti dalla malattia con le cellule staminali embrionali capaci di integrarsi nel cervello dopo l’impianto e sopravvivere. Lo studio, pubblicato sulla rivista di settore Nature, promette di aprire nuove strade per trovare una cura efficace alla patologia.
Si tratta di una ricerca finanziata in parte da gruppo di ricerca NeuroStemCell coordinato dalla dott.ssa Elena Cattaneo dell’università di Milano. Per capire meglio l’importanza di questo studio dobbiamo fare un passo indietro. Che le cellule staminali embrionali potessero rappresentare una possibile via di azione per recuperare i danni che la malattia crea era cosa risaputa. Il problema risiedeva nel fatto che questo metodo di azione si scontrava inesorabilmente con un effetto collaterale davvero importante: lo sviluppo di tumori al cervello.
A quale pro quindi sistemare i danni causati dal morbo di Parkinson, di per se stessa una malattia di tipo degenerativa ponendo le basi per la comparsa di un cancro cerebrale, se possibile ancor più grave del Parkinson stesso? E’ in questo contesto che questo studio raccoglie la sua importanza. Lavorando sul modello animale infatti, gli scienziati sono riusciti non solo a trasformare delle cellule staminali in cellule nervose, ma le hanno trapiantate in topi e scimmie malate curando parte della sintomatologia senza creare tumori.
In Europa da questo punto di vista, i ricercatori hanno le mani legate. Questo perché dal 18 ottobre 2011, la Corte di Giustizia europea ha vietato il brevetto di procedimenti ed invenzioni derivanti dall’utilizzo di cellule staminali. Un divieto che non esiste negli Stati Uniti e che permette alla ricerca di progredire in tal senso.
Per sottolineare l’importanza di questa scoperta ricordiamo cosa è il morbo di Parkinson: una malattia neurodegenerativa che causa la morte dei neuroni che producono dopamina, proteina necessaria per il controllo dei movimenti.
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Fonte: Nature