La Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio di Daclizumab, un farmaco che potrà essere usato per i pazienti adulti affetti da forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR).
La decisione della CE arriva dopo numerosi studi effettuati su questo medicinale che si è rivelato efficace nei pazienti alle prese con forme recidivanti di sclerosi multipla perché in grado di ridurre la progressione della disabilità a 24 settimane e di nuove lesioni cerebrali fino a tre anni rispetto a interferone beta-1a iniezione intramuscolare. E’ il il Professor Gavin Giovannoni, Presidente di Neurologia al Blizard Institute, Barts e The London School of Medicine and Dentistry.
Daclizumab ha un meccanismo di azione (MOA) immunomodulante che regola l’infiammazione senza causare la deplezione generalizzata del sistema immunitario ed i suoi effetti sulle cellule immunitarie sono reversibili entro sei mesi. Ciò offre un approccio alternativo per il trattamento della sclerosi multipla (SM) da tenere in considerazione al momento di decidere come continuare la terapia durante il corso della malattia di un paziente
Daclizumab può rappresentare dunque una nuova strada da percorrere per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla. La somministrazione del farmaco avviene secondo un iter personalizzato perché, come ricordano gli stessi medici, la sclerosi multipla è una malattia che si manifesta in maniera diversa in ciascun individuo, con una certa variabilità nei sintomi e nella progressione. Ecco perché è importante che ogni paziente possa avere a disposizione il trattamento più adatto alle diverse necessità, che sono in continua evoluzione.
Le sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica, spesso invalidante, che colpisce il sistema nervoso centrale, formato da cervello, midollo spinale e nervi ottici. I sintomi possono essere di diversa entità, lievi fino a molto gravi e spaziano dall’intorpidimento degli arti fino alla paralisi o alla perdita totale della vista.
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