Che si tratti di continui starnuti, di occhi rossi e lacrimanti, tosse o difficoltà di respirazione con asma è ormai chiaro che si può trattare di allergia primaverile. Usiamo questo termine perché di fatto esistono dei pollini altamente allergizzanti che circolano nelle nostre città e campagne anche in inverno o in estate. In generale le allergie ai pollini, o pollinosi, rappresentano una patologia fortemente in crescita: la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha infatti evidenziato come nell’ultimo trentennio il numero degli allergici ai pollini sia praticamente raddoppiato.
In Italia, circa il 20% della popolazione ne soffrirebbe, essenzialmente in età pediatrica. L’omeopatia si pone come rapida ed efficace soluzione terapeutica, sia per ciò che riguarda la prevenzione che gli attacchi acuti: i rimedi omeopatici infatti, non hanno effetti collaterali (a differenza dei farmaci antistaminici che possono ad esempio provocare sonnolenza) e soprattutto non sono tossici e quindi si dimostrano particolarmente adatti anche ai bambini. Piuttosto i prodotti omeopatici possono affiancare le tradizionali cure per l’allergia ai pollini. Ma in che modo? Come scegliere e quale posologia?
I rimedi omeopatici per prevenire le allergie ai pollini
La terapia preventiva deve iniziare almeno un paio di mesi prima del periodo critico, ovvero quello in cui è prevista una grande circolazione di pollini a cui si è allergici. Vanno assunte diluizioni omeopatiche del polline a cui si risulta allergici: 5 granuli al giorno in diluizione 9 CH, mentre se la pollinosi è multipla (dovuta cioè a più piante) cosa orai ampliamente frequente, una soluzione può essere l’assunzione di Pollensì, un preparato ad hoc comprendente in diluizione 30 CH pollini di gramigna, nocciolo, parietaria, artemisia, ambrosia, betulla bianca ed erba mazzolina. In questo casi i 5 granuli vanno assunti solo una o due volte la settimana, ma sempre per almeno 60 giorni dalla prima pollinazione.
I rimedi omeopatici per combattere i sintomi dell’allergia ai pollini
Spiega il Dott. Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico, esperto di omeopatia e terapie naturali:
“Alla comparsa dei primi sintomi, suggerisco di assumere 5 granuli di Sinalia, anche fino a 6 volte al giorno se necessario. Si tratta di un preparato contenente 6 diversi medicinali omeopatici, selezionati specificatamente per la loro azione sui sintomi, sia quelli che colpiscono gli occhi, sia quelli tipici della rinite:
- Allium cepa (5 CH),
- Ambrosia artemisiaefolia (5 CH),
- Euphrasia officinalis (5 CH),
- Histaminum muriaticum (9 CH),
- Sabadilla officinarum (5 CH)
- Solidago virga aurea (5 CH).
Se invece si ha solo il tradizionale sintomo della rinorrea le soluzioni terapeutiche sono diverse a seconda dei casi, l’assunzione deve essere frequente (all’occorrenza anche ogni ora), di 5 granuli e va ridotta la frequenza della somministrazione al miglioramento dei sintomi: Sabadilla 9 CH (rinorrea non irritante); Kalium iodatum 9 CH (rinorrea chiara e che colpisce anche gli occhi); Allium cepa 9 CH (rinorrea bruciante). Per il “naso chiuso” invece uno dei medicinali più indicati è Sticta pulmonaria 9 CH, da assumere ogni sera. In caso di starnuti frequenti, è indicata Nux Vomica 9 CH, 5 granuli ogni ora, da associare volendo ad Histaminum 9 CH (medesimo dosaggio).“
Se il naso invece è tutto rosso e gonfio?
“In questo caso è possibile ricorrere ad Homéoplasmine, pomata da applicare localmente mattina e sera”.
Per la congiuntivite allergica con lacrimazione, gonfiore, prurito, bruciore ed occhi rossi?,
“Consiglio il collirio Euphralia, a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris: 2 gocce quattro volte al dì. Buono anche per chi porta le lenti a contatto”.
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