I rimedi naturali contro l’insonnia sono parecchi. I più usati sono a base di valeriana (Valariana officinalis), pianta che cresce in tutta Europa, il cui estratto secco nebulizzato e titolato in acidi valenici totali (minimo 0,42 per cento) ha note proprietà sul sistema nervoso centrale. Esercita un’azione sedativa che favorisce il sonno: studi clinici controllati effettuati su pazienti affetti da lieve insonnia hanno dimostrato che la valeriana riduce il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno nelle prime ore della notte. Non ha effetti collaterali importanti, tuttavia è sconsigliata in gravidanza, in allattamento e prima dei sei anni di età.
Altre piante utili sono l’escolzia e la passiflora. La prima, originaria della California e del Messico, è oggi coltivata in molti altri paesi a clima temperato caldo. Si utilizzano le parti aeree della pianta, da cui si ricava l’estratto secco nebulizzato e titolato in protopina allo 0,35 per cento. Agisce a livello del sistema nervoso centrale, dove svolge attivita favorente il sonno senza causare stordimento al risveglio.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’escolzia è più attiva nelle donne rispetto agli uomini e può avere azione antidolorifica generale legata in buona parte all’effetto di sedazione. Il meccanismo d’azione non è ancora chiaro del tutto ma si è visto che riduce la reattività delle cellule, della corteccia cerebrale, favorisce il rilassamento muscolare e stimola i centri del sonno.
Dalla passiflora, anch’essa originaria degli Stati Uniti meridionali e dell’America centrale e meridionale, si ricava l’estratto secco nebulizzato e titolato in iperoside minimo 0,3 per cento. Ha un’azìone sedativa sul sistema nervoso centrale, soprattutto a livello della zona motoria del midollo spinale e dei centri del sonno. Non sembra causare farmacodipendenza.