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Astinenza da telefonino? E’ un caso di nomofobia

Ogni epoca storica ha le sue malattie. A chi, infatti, non è mai capitato di uscire di casa la mattina ed essere colto da un improvviso attacco di panico perché il cellulare è rimasto sul comodino. Succede la stessa cosa se il telefonino non prende o ha la batteria scarica. Restare senza telefono ed essere colti dal panico sembra essere un sintomo della nostra cultura, in cui dobbiamo essere raggiungibili 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Da oggi l’ansia provocata da questa mancanza ha un nome: si chiama nomofobia dove “nomo” è l’abbreviazione di “no mobile“. A certificare la nascita della nuova sindrome sono gli studiosi britannici della YouGov, secondo una ricerca commissionata dalla sezione telefonia del Post Office.


Sulla base dei risultati, nel Regno Unito sono gli uomini i più colpiti da nomofobia (58%) mentre le donne sono al 48%. Oltre il 20% dei 2.163 interpellati dice di non spegnere mai il telefono, e uno su dieci ha detto che il proprio lavoro obbliga a essere sempre raggiungibili.

Le Poste di Sua Maestà danno alcuni consigli utili per evitare la nomofobia: date ai vostri cari un numero alternativo dove cercarvi, se il cellulare non è raggiungibile, e fate una lista di sicurezza di tutti i numeri contenuti nella memoria del telefonino, per evitare di restare senza “contatti” se il telefono viene perso o rubato.