Come combattere i pensieri intrusivi? Questi sono caratterizzati da una ricorrenza e da contenuti indesiderati e disturbanti che possono creare nella persona ansia o disagio. Come gestirli?
La pericolosità dei pensieri intrusivi
Più nello specifico, si tratta di impulsi, immagini o pensieri che ci vengono in mente in modo indesiderato e inaspettato e che possono portarci ad avere attacchi d’ansia o provare disagio. Diventa importante, per poterli affrontare al meglio, comprendere se si tratta di pensieri intrusivi occasionali o collegati a disturbi psicologici.
Ogni tanto, trovarsi a combattere con dei pensieri irrazionali o delle immagini sgradevoli può essere considerato normale e non patologico. Differente diventa la questione se questi influiscono negativamente nella vita, riproponendosi in modo costante. In questo caso, infatti, potrebbero essere collegati ad ansia, disturbi alimentari, disturbo da stress post-traumatico e disturbo ossessivo-compulsivo.
Dobbiamo sottolineare come la presenza di alcune problematiche psicologiche e psichiatriche possa favorire la comparsa di pensieri intrusivi. Anche una semplice condizione di ansia e stress, dato che la nostra mente in questo caso si trova in uno stato di sovraccarico e ipervigilanza, può essere sufficiente per dare il via a pensieri legati ai nostri timori, alle nostre paure, amplificandoli.
È importante ricordare, però, che i pensieri intrusivi sono anche una delle colonne portanti del disturbo ossessivo-compulsivo e che non di rado si manifestano sotto forma di ossessione. Lo stesso può avvenire con i disturbi alimentari, dove le preoccupazioni ossessive non di rado portano a pensieri intrusivi legati al peso corporeo, alla propria immagine e al cibo. In chi soffre di PTSD, questi possono manifestarsi come flashback o ricordi.
Sono tre le principali categorie di pensiero intrusivo: i pensieri ripetitivi, che arrivano indesiderati e continui; immagini disturbanti o visualizzazioni mentali che spaventano e impulsi improvvisi che riguardano lo stimolo verso azioni non consone.
Come gestirli in modo corretto
Come gestire i pensieri intrusivi? È importante mettere in atto delle strategie mirate ed essere consapevoli di cosa sono. Dobbiamo quindi imparare, prima di tutto, a riconoscerli per poterli distinguere dai pensieri funzionali. E passare alla loro accettazione, che rappresenta la prima fase della riduzione delle loro conseguenze.
È importante comprendere che non sempre è possibile eliminarli, ma possiamo gestirne le conseguenze e la frequenza. Come? Attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, un approccio terapeutico molto valido per ridurre l’ansia e ristrutturare questo tipo di pensieri.
Possiamo combatterli anche attraverso la meditazione, la mindfulness ed esercizi di rilassamento come la respirazione diaframmatica. Il consiglio è quello di lasciare fluire il pensiero senza agire direttamente con la soppressione, perché nel tentativo di non pensarci potremmo trovarci a pensarci di più.