Depressione, una malattia sempre più diffusa che si presenta sotto diverse forme e per cause anche molto distanti tra loro. Oggi, come hanno evidenziato numerosi studi, si può cadere nel suo tunnel per i motivi più disparati: a causa del precariato, dello stress, della vita da pendolari, della dipendenza dalle nuove tecnologie, per via delle brutte notizie che viaggiano alla velocità della luce, angosciando le persone ad ogni ora tramite Internet, la tv e gli smartphone.
A deprimere, però, possono essere anche aspetti all’apparenza secondari e trascurabili, ad esempio l’atteggiamento che adottiamo nei confronti degli altri quando si tratta di descrivere la nostra vita. Siamo sinceri o cerchiamo di indorare la realtà delle cose? E’ importante porsi questa domanda perché recenti studi hanno appurato che vantarsi indebitamente accresce il rischio di cadere nella morsa degli stati depressivi. Lo studio, pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Emotion, è stato condotto da un’équipe di ricercatori della University of Pennsylvania, in collaborazione con un team di esperti della Nanyang Technological University di Singapore.
Gli studiosi hanno analizzato un campione di 295 studenti americani di età media 19 anni ed un gruppo di studenti di Hong Kong. A tutti è stato chiesto di autovalutarsi su una prova svolta e di compilare successivamente un questionario sullo stato d’animo, le emozioni ed eventuali sintomi della depressione. Ebbene, dai dati raccolti dagli studiosi, è risultato che chi si vantava di aver ottenuto risultati migliori di quelli reali in un compito, lamentava maggiori sintomi depressivi rispetto a chi invece aveva detto la verità sulla qualità della performance. Vantarsi a torto e dire bugie fa dunque male al benessere psichico, hanno concluso gli esperti. Perché ce lo spiega uno degli autori dello studio, il dottor Chi-Yue Chiu:
Molto probabilmente quando l’inadeguatezza emerge è più facile che emerga anche il disagio per essersi auto-lodati oltremisura.
[Fonte: Agi Salute]