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Cervicale infiammata: attenzione alla prevenzione

La cervicalgia (o cervicale infiammata) è uno dei disturbi più frequenti che colpisce soprattutto i soggetti oltre i 45 anni ma che non di rado può interessare anche i più giovani. Come si può evincere dal nome ad essere interessata è la cervicale, ossia la parte superiore della colonna vertebrale.

I sintomi interessano tutti questa regione e colpiscono collo, schiena e arti superiori. Il più frequente è il dolore al collo, che può essere più o meno acuto. In molti casi è transitorio e tende a scomparire senza bisogno di intervenire. Si parla invece di dolore cronico se si protrae per almeno 3 mesi: in questo caso, è necessario agire rivolgendosi al proprio medico di fiducia.

Assieme al dolore al collo la cervicale infiammata può comportare mal di testa con sensazione di nausea e vertigini; contrattura dei muscoli delle spalle e del collo stesso; torcicollo, con la fastidiosa sensazione di sentirsi bloccati e di non riuscire a muoversi come si vorrebbe; disturbi di vario tipo alle braccia, come mancanza di forza e scarsa sensibilità.

Le cause della cervicale infiammata possono essere diverse, ma per la maggior parte si tratta di abitudini scorrette che hanno a che fare con la postura che assumiamo tutti i giorni. Innanzitutto uno stile di vita sedentario, il quale può portare a contratture e alla cosiddetta ipotrofia muscolare, ossia la riduzione della muscolatura della colonna vertebrale: ciò capita in particolare quando si sta molto tempo alla scrivania o al PC, assumendo quindi una postura scorretta. Naturalmente la cervicalgia può insorgere anche a causa di traumi di vario tipo.

La cervicale infiammata si combatte solitamente con l’utilizzo di farmaci antinfiammatori o analgesici. Naturalmente, sempre previa prescrizione medica. In alcuni casi il medico potrebbe reindirizzare il paziente al consulto da uno specialista e successivamente a sedute di fisioterapia: laserterapia, ultrasuoni, terapia manuale ed esercizi per la rieducazione posturale sono utilissimi per risolvere i problemi di cervicalgia.

L’arma più forte contro i problemi di questo tipo è però la prevenzione. Per evitare l’insorgere della cervicale infiammata è bene fare attività fisica regolare, o almeno cercare di adottare uno stile di vita meno sedentario, con attenzione all’alimentazione (essere sovrappeso può influire negativamente sulla postura e quindi affaticare i muscoli cervicali, N.d.R.). Inoltre è importantissimo cercare di mantenere una postura corretta, con la schiena dritta ed evitando la classica posizione con la testa in avanti che si assume quando magari si sta a lavorare a PC per troppo tempo.

Anche la qualità del sonno e la posizione che si assume durante la notte possono causare problemi di cervicale infiammata: per questo motivo potrebbe essere utile utilizzare un cuscino per la cervicale. Il punto di forza di questi cuscini è la loro composizione in lattice, che evita che si deformino standoci appoggiati. In questo modo la testa e tutta la colonna vertebrale vengono tenute in posizione corretta durante la notte. Altri modelli sono pensati per venire utilizzati durante il giorno quando si sta in posizione seduta altri sono riscaldanti, in modo da “sciogliere” le contratture muscolari: ci sono poi speciali modelli elettrici, che emettono vibrazioni simili a un massaggio.

I cuscini sono comunque poco efficaci se non si fa dell’esercizio fisico: può bastare poco, come ad esempio roteare il collo per sciogliere i muscoli, e alzarsi ogni tanto dalla propria postazione di lavoro per fare due passi o anche solo sgranchirsi le gambe. Nel caso il dolore non dovesse però diminuire, il consiglio è quello di rivolgersi a uno specialista in medicina fisica, che saprà indirizzarvi verso la giusta terapia per risolvere il problema ed evitare che insorga nuovamente.

Approfondimento: https://medicinafisica.it/sintomi-cervicale-infiammata/

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