Le malattie reumatiche non fanno rumore, non alzano striscioni. Coloro affetti da questo tipo di patologia non hanno la forza di farlo. Sono ben 5 milioni di persone che oggi, nella Giornata Mondiale delle malattie reumatiche, lanciano una provocazione: prendere un caffè a rallentatore. Per evidenziare come le cure per loro, rispetto ai “colleghi” europei, non siano facilmente accessibili.
Non si tratta solo di una assistenza carente sotto alcuni punti di vista, ma anche a “macchia di leopardo”. E per poter contare sulle cure necessarie bisogna sperare di essere residenti nella regione giusta, in quella nelle quali le politiche sanitarie sono strutturate in modo tale da risultare efficienti anche per chi è affetto da questo gruppo di malattie.
Dolore, difficoltà nella deambulazione, invalidità: sono queste le caratteristiche principali con le quali questi pazienti sono chiamati a convivere ogni giorno. Come spiega Gabriella Voltan presidente dell’Associazione Nazionale dei Malati Reumatici (ANMAR)
Sono oltre 5 milioni e chiedono solo le migliori cure possibili. Sono i malati reumatici italiani, condannati ad una vita di dolore e invalidità perché’ non sempre hanno accesso alle migliori cure possibili. A differenza dei malati reumatici del resto d’Europa.
Al sentito appello dell’associazione si è aggiunta anche la voce dei medici chiamati a curare queste patologie, i reumatologi, che molto spesso si trovano a dover combattere con i pazienti questa “battaglia” alla ricerca della giusta assistenza. Una voce che raggiungerà oggi anche il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, il quale presenzierà al convegno istituito dall’ANMAR “Improve to Move – Movimento è vita” che si terrà al senato.
Quando parliamo di malattie reumatiche, dobbiamo ricordarci che rappresentano la prima causa di dolore e disabilità entro i confini europei. Dei cinque milioni di italiani colpiti, più di 700mila persone sono affette da vere e proprie forme croniche e debilitanti come le spondiloartropatie e l’artrite reumatoide. Con conseguenze importanti non solo sulla salute fisica delle persone coinvolte ma anche sulle loro naturali condizioni di vita.
Articoli Correlati:
Malattie reumatiche: conoscere per prevenire
Malattie reumatiche: vitamina D fa da scudo
Fonte: Asca