La carenza di vitamina B2 è un problema che sul lungo periodo può portare a sviluppare disturbi dalle importanti conseguenze sull’organismo: vediamo insieme come riconoscere i sintomi di questa mancanza e come ovviare.
Problemi a carico di tutto l’organismo
Soprattutto chi segue una dieta vegetariana o vegana potrebbe trovarsi a sviluppare, causa dell’eliminazione di alcuni cibi specifici, una carenza di vitamina B12: questo dipende dal fatto che gli alimenti che contengono questo particolare elemento sono quasi sempre di origine animale e quindi venendo a mancare l’introduzione attraverso il consumo, l’organismo ne risente sviluppando una sintomatologia ben precisa.
Uno dei primi sintomi di una carenza di vitamina B12, come sottolineato da uno studio condotto dalla Harvard Medical School, è quello della comparsa di formicolio ai piedi: tutto ciò sarebbe legato alla produzione di globuli rossi, responsabili del trasporto dell’ossigeno del corpo, di cui vitamina B12 è uno degli elementi fondamentali alla base della loro produzione. Ecco quindi che una carenza di vitamina B12 porterebbe allo sviluppo anomalo dei globuli rossi prodotti dall’organismo, con conseguente minor appannaggio di ossigeno alle estremità del corpo e sviluppo, per l’appunto, della sensazione di formicolio.
Un altro effetto della carenza di vitamina B12 sarebbe riscontrabile nella difficoltà a guarire delle ferite per via dello sviluppo di infezioni e anche qui vi è una spiegazione ben precisa: per avere un sistema immunitario sano e forte e un’altrettanta corretta e potente sintesi proteica, vi è bisogno di sintetizzare quantità di quadri di questo nutriente.
Sintomi in prevalenza di tipo neurologico
Generalmente la sintomatologia legata ad una mancanza di vitamina B12 ha un’espressione di tipo prettamente neurologico: questo perché una grave carenza può arrivare a danneggiare i nervi arrivando a causare addirittura perdita di sensibilità nelle mani e nei piedi, perdita dei riflessi, debolezza muscolare e nei casi più gravi anche confusione e demenza.
Quelli finora espressi non sono gli unici sintomi legati alla carenza di vitamina B12: va detto che sintomi di questa mancanza si palesano solo quando la carenza è effettivamente protratta nel tempo e molto alta. E’ per questa ragione che si può sviluppare ittero, anemia, debolezza, pallore e ancora lingua liscia e pruriginosa e addirittura una ridotta percezione del dolore: senza contare l’irritabilità, la depressione, mal di testa e alterazioni dell’equilibrio e del sonno.
Come affrontare questa carenza di vitamina B12? Prima di tutto reinserendo nella propria alimentazione i cibi che le contengono in buone quantità e, con l’aiuto del proprio medico, provvede a una reintegrazione di questo elemento attraverso integratori orali o intramuscolari nei casi più gravi.