Quelli che, anche se a dieta, non riescono a fare a meno del cioccolato, alzino la mano. Il sogno di milioni di persone è infatti quello di addentare una barretta dopo una misera fogliolina di insalata nel piatto. Un altro sogno degli amanti del cioccolato è di poterlo mangiare anche d’estate, quando nei supermercati quasi non si trova più perché la cioccolata d’estate si scioglie.
A breve, ovviamente dalla Svizzera, arriverà la soluzione a tutti questi problemi. Si chiamerà Vulcano, e si tratta di un cioccolato innovativo che non si scioglie nemmeno quando fa caldo (rimane intatto fino ad una temperatura di 55 grandi Celsius, temperature raggiungibili solo in un forno), e conterrà fino al 90% di calorie in meno rispetto a quello classico.
A regalarci la realizzazione di questo sogno ci pensa Barry Callebaut, una delle aziende storiche del cioccolato svizzero, praticamente un’istituzione nel suo campo. Prodotta a Zurigo, questa barretta miracolosa è stata pensata per i mercati dei Paesi più caldi, come l’India, ma anche per tutti quei golosi che non sanno fare a meno del loro quadretto di cioccolata durante il giorno, ma che non possono portarselo in borsa perché altrimenti combinerebbero un disastro.
L’idea dopotutto non è nemmeno tanto originale. Sono circa 30 anni che diverse aziende produttrici cercano la formula giusta per la cioccolata magra che non si scioglie mentre, riferisce il Corriere della Sera, i primi casi di barretta termostabile risalgono addirittura ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, quando venivano fornite cioccolate ai militari sui territori di battaglia. Peccato però che queste non avessero il sapore naturale della cioccolata comune. Ostacolo superato oggi da Barry Callebaut, il quale può finalmente far entrare la sua invenzione in commercio.
I golosi ora hanno già l’aquolina in bocca e stanno già pensando di fiondarsi al primo rivenditore per acquistarla. Purtroppo però devono raffreddare i bollenti spiriti. Questa cioccolata non sarà in commercio prima del 2011, dunque fino ad allora, dovete accontentarvi della solita “solfa”, con moderazione, ovviamente.
[Fonte: Corriere della Sera]