Tra le maggiori cause del reflusso gastroesofageo, via senza dubbio una dieta sbagliata. Seguire un giusto percorso di alimentazione può aiutare le persone affette da questo disturbo a migliorare la propria condizione. Questo perché il cibo è una delle cause che lo provocano, o che in alcuni casi possono peggiorarlo. Fare attenzione a ciò che si assume diventa di vitale importanza. Chi soffre di questa patologia deve seguire una dieta adatta, sia per prevenire che per curare il reflusso gastroesofageo.
Nel 50% dei casi, è stato stimato, basta fare semplicemente attenzione ciò che si ingerisce per migliorare. Vediamo insieme cosa si può mangiare senza problemi e cosa è necessario evitare affinché questo disturbo non infici in maniera troppo pesante la nostra vita.
Dieta e reflusso gastroesofageo: i cibi da evitare
In linea di massima, è bene mangiare alimenti ricchi di fibre e proteine, eliminando particolari condimenti, salse artificiali, e cibi fritti. Tutte queste cose collaborano all’irritazione del nostro stomaco e quindi ad una possibilità più spiccata di reflusso gastroesofageo. Al pari di ciò appena citato, sarebbe bene ridurre drasticamente l’utilizzo di aglio e cipolla, molto irritanti soprattutto se crudi; ed ancora menta, anice e tè e caffè. Insomma bisogna ridurre le quantità di tutto ciò che è troppo acido o troppo speziato: entrambi questi tipi di alimento concorrono a causare la patologia dalla quale vogliamo liberarci.
È bene evitare gli insaccati, la carne di maiale e la carne affumicata. così come i formaggi molto grassi o fermentati come gorgonzola, mascarpone e brie, di difficile digeribilità. Ed limitare il consumo di uova sode o fritte . Quando si tratta di dolci, è bene evitare quelli farciti con creme di ogni genere e cioccolata. Al bando il burro il dado e lo strutto.
Dieta e reflusso gastroesofageo: i cibi permessi
I carboidrati possono essere assunti sotto forma di pane o di pasta e riso, se conditi in modo leggero e con salse non troppo pesanti e quindi di facile digeribilità. Per ciò che riguarda le proteine e quindi le carni, è meglio consumare tacchino e pollo, carni bianche; e quelle magre come il vitello il coniglio. Via libera a bresaola e prosciutto.
Semaforo verde per ogni tipo di pesce, sia esso fresco o surgelato. Per ciò che riguarda i formaggi si deve fare un discorso simile a quello è si è fatto per la carne: è bene favorire il consumo di mozzarella e ricotta, tipici formaggi freschi. Bisogna poi dare la precedenza al latte scremato. E se non si può evitare il consumo di dolci preferire quelli alla marmellata. Il maggiore condimento di ogni cibo deve essere rappresentato dall’olio di oliva.
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