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Come sconfiggere la fame nervosa – parte uno

Eating emozionale, ovvero la fame nervosa. Se alle base della sovralimentazione c’è un disturbo emotivo, che porta a mangiare quando si è tristi, ansiosi, preoccupati, le diete e l’esercizio fisico non saranno di grande aiuto. Bisogna piuttosto trovare il modo di resistere a spuntini continui, che non scaturiscono dalla fame, ma appunto da uno stato emotivo.

Se si vuole smettere di mangiare incontrollatamente, bisogna essere onesti con sè stessi sui veri motivi che ci spingono ad aprire il frigo. Per superare questo desiderio improvviso di cibo, è necessario identificare quello che si prova veramente e affrontare i propri sentimenti in maniera diversa dal rimpinzarsi di cibo. Tutti i consigli del mondo per perdere peso non serviranno a nulla se il problema è la fame nervosa, e se non si individua cosa c’è veramente dietro.

La domanda principale da porsi è: di cosa sono veramente affamato?
Fame fisica ed emotiva sono infatti diverse. Per imparare la differenza, lasciarsi davvero fisicamente affamati una volta sola. Quando lo stomaco inizia a brontolare, ecco quella è la fame fisica. Per smettere di mangiare emotivo, è necessario riconoscere quando si è emotivamente affamati e quando si è fisicamente affamati.

Il mangiatore emotivo mangia per calmare se stesso, per festeggiare, per socializzare o alleviare la noia. Non aspetta l’ora dei pasti o i segnali provenienti dallo stomaco. Per smettere di mangiare emotivo, si deve mangiare soltanto per saziare la fame fisica, e bisogna bandire tutti gli spuntini non giustificati da un reale appetito.
Per imparare la differenza tra origine fisica ed origine emotiva della fame tenere presente che:

  • La fame emotiva può svilupparsi improvvisamente, oppure può essere un accumulo di tensione dovuto ad un’intera giornata pesante: essere traditi da un amico, innervositi da un collega, persino episodi all’apparenza non gravissimi come aver lasciato il bambino riluttante al nido, possono scatenare gli attacchi. Alla fine della giornata tutto quello che si desidera fare è mangiare un sacchetto di patatine, una vaschetta di gelato e guardare la tv, quasi come per ricompensarsi di quanto è andato storto.
  • I mangiatori emozionali non ascoltano i loro corpi. Per smettere di mangiare emotivo, è necessario invece entrare in sintonia con i ritmi del proprio organismo.
  • La fame emotiva non è legata al tempo. Si può essere emotivamente affamati nel cuore della notte, alle tre del pomeriggio, o al mattino presto.
  • La fame nervosa porta spesso a sentimenti di colpa e di vergogna. Smettere di mangiare, se si avverte  una di queste sensazioni. Mangiare non dovrebbe far sentire in colpa, a meno che non è una fame naturale quella che si prova, ma solo voglia di compensazione.
  • Chi si lascia assalire dalla fame nervosa, non si sente soddisfatto dopo lo spuntino, al contrario prova quasi dispiacere. Questo avviene perchè a parte la sensazione breve di riempirsi con qualcosa, alla fine, dopo aver mangiato, il problema che era all’origine della fame è ancora lì, irrisolto.
  • I mangiatori emozionali si sentono ancora vuoti dopo aver mangiato. Per smettere di mangiare emotivo, bisogna dunque imparare a soddisfare la fame emotiva in altri modi.

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