Le principali cause scatenanti i denti sensibili sono il ritrarsi della gengiva e l’erosione dello smalto, che fanno sì che la dentina, parte sensibile del dente, rimanga esposta agli stimoli esterni. I motivi che conducono a ciò sono vari, dal naturale avanzare dell’età, a pratiche di igiene orale non corrette, ad un’alimentazione troppo ricca di cibi e bevande acide.
La sensibilità dentinale è un segno fisiologico di vitalità e nello stesso tempo un valido meccanismo di difesa del dente da stimoli nocicettivi. E’ uno dei disturbi dentali più diffusi e dei più sottovalutati. Infatti, stando alle indagini demoscopiche, un adulto su tre (oltre il 30% della popolazione) soffre di “denti sensibili”, ma ben pochi affrontano correttamente questa situazione. Infatti, il 90% degli intervistati con questo disturbo ricorre a pratiche errate. Lo rivela una ricerca commissionata da Sensodyne, e condotta dalla società di ricerche di mercato GFK su 200 persone, uomini e donne tra i 30 e i 50 anni, afflitti da Ipersensibilità Dentinale.
A questo fenomeno va data la giusta rilevanza, perché oltre a costituire un disagio che mina il nostro benessere quotidiano, può rappresentare il primo anello di una catena che conduce a problemi più gravi, per la salute dei denti e delle gengive. Il dolore, per esempio, può inibire la pratica dell’igiene orale, e la pulizia insufficiente può facilitare il deposito della placca, la formazione di carie e l’ulteriore retrazione della gengiva dal colletto del dente.
Inoltre l’area sensibile ingiallisce con molta facilita’ e rapidità perché la superficie porosa del colletto assorbe immediatamente i pigmenti colorati contenuti, ad esempio, nel tabacco, caffe’ e vino. Per la prevenzione, visitare regolarmente il proprio dentista è fondamentale, come anche seguire una corretta dieta a basso contenuto di zuccheri semplici.
Infatti dopo aver consumato miele, marmellate, bevande zuccherate e dolci in genere è consigliabile lavarsi bene i denti al più presto. Effettuare quindi una corretta igiene orale, soprattutto prestando attenzione al corretto utilizzo dello spazzolino, compiendo movimenti verticali e circolari, partendo sempre dalla gengiva e andando verso il dente (questo vale anche per le superfici interne). Infine, per desensibilizzare i nervi si può usare un dentifricio a base di cloruro di stronzio o nitrato di potassio.