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Vitamina D, possibile “overdose”?

È possibile rimanere vittime di un’overdose di vitamina D? Il ricovero di 16 persone alle Baleari dopo l’assunzione di un integratore  ha reso necessario porsi tale domanda.

Vitamina D e corretta assunzione

Sono stati infatti rilevati, su questo gruppo di persone, sintomi simili a un avvelenamento dopo l’acquisto e l’assunzione non supervisionata dal medico di questo supplemento. Può sembrare assurdo parlare di overdose di vitamina D soprattutto perché, di solito, per via di un’alimentazione non corretta e dell’incapacità di passare tempo all’aperto, non di rado abbiamo difficoltà a sintetizzare questo nutriente essenziale per la salute delle ossa.

Ricordiamo che la vitamina D ci consente di avere un sistema immunitario in salute e di assorbire il calcio in maniera corretta. Di solito l’alimentazione copre il fabbisogno di questo elemento al 20%, mentre l’80% è coperto dall’azione diretta del sole sulla pelle. Come già sottolineato, sono molti gli elementi che giocano a sfavore del nostro assorbimento. Quindi difficilmente ci troviamo davanti a una condizione di overdose di vitamina D.

Nel caso specifico, i sintomi provati da questo gruppo di persone in Spagna risultano essere legati all’assunzione di un integratore la cui formulazione è risultata essere scorretta dal punto di vista delle quantità. Nel nostro Paese è il medico a valutare la necessità di integrazione e a prescriverla nel momento in cui questa è realmente necessaria.

Certo, chiunque può comprare un integratore e assumerlo senza sentire il proprio medico. Ma questo può portare a casistiche come quelle sopra descritte. Qual è la giusta dose di vitamina D da assumere giornalmente? La quantità raccomandata è di 1000 unità internazionali al giorno, verificabili in base a quante di queste sono contenute all’interno delle gocce che vengono distribuite come integrazione.

Conseguenze di una eccessiva assunzione

Il problema sostanziale è che moltissimi prodotti da banco che contengono vitamina D non sono precisi nel dosaggio. Sostenendo in questo modo la possibilità di assunzione di quantità eccessive. Ciò che è successo alle isole Baleari ha spinto le autorità sanitarie spagnole a lanciare una vera e propria allerta in merito agli integratori.

Come riportato dal sito Univadis Spain, 16 persone sono state ricoverate in ospedale per tossicità da vitamina D dopo aver assunto un integratore acquistato online. Le prime pazienti presentavano nausea, vomito e dolore addominale, frutto di un’ipercalcemia, insufficienza renale acuta e alti livelli sierici.

Come è possibile notare, le conseguenze di un’integrazione errata  (e soprattutto non controllata) possono essere molto gravi, con effetti difficili da risolvere sul lungo periodo. Va detto che una casistica di questo genere non è molto diffusa. Ma anche che, soprattutto in Spagna, la vitamina D sembra essere diventata protagonista involontaria di sempre più casi di integrazione errata.