Dormi poco? Attenzione quando ti approcci con il sesso opposto, potresti essere più aggressivo senza rendertene conto a causa delle mancanza di sonno. E’ questo l’avvertimento che i medici statunitensi hanno lanciato a Baltimora in questi giorni presso il congresso annuale dell’ American Academy of Sleep Medicine.
Uno studio condotto su 60 individui si è rivelato, nonostante il piccolo campione preso in considerazione, estremamente interessante per comprendere come la privazione del sonno, nei maschi adulti, spesso si trasformi in comportamenti privi di inibizione che portano a cambiare il modo in cui l’uomo “recepisce” l’interesse sessuale da parte della propria compagna. Secondo i ricercatori americani basterebbe una sola notte caratterizzata da insonnia per apportare delle modificazione sulla psiche molto simile a quelle che deriverebbero da un abuso d’alcol.
La ricerca ha analizzato, grazie al supporto di due professori in psicologia dell’Università dell’Arkansas, il comportamento dei suddetti partecipanti, studenti americani del college , verificando come la mancanza di sonno agisse sulle loro pulsioni sessuali, verificando se al pari dell’eccessivo consumo di alcol, anche la privazione del sonno portasse problemi riconducibili al lobo frontale del cervello. Ai ragazzi “costretti all’insonnia” sono poi state monitorate pulsioni e reazioni attraverso strumenti specifici. Ogni partecipante, nel momento di maggiore stanchezza registrata ha mostrato un maggiore interesse verso il sesso e l’idea che la propria compagna o persona da corteggiare fosse particolarmente propensa ad avere un rapporto sessuale. Impressioni e voglie non provate a mente riposata e lucida. Commentano i ricercatori dell’Università dell’Arkansas in un comunicato:
La privazione del sonno può avere effetti inaspettati sulle esperienze legate all’approccio sessuale tanto da portare alcuni a prendere decisioni mai pensate se a riposo. La carenza di facoltà decisionale dunque potrebbe portare a problemi di varia entità: molestie sessuali, malattie trasmesse sessualmente e conflitti di coppia.
Ovviamente questo studio non rappresenta una giustificazione rispetto alle suddette problematiche, ma potrebbe rappresentare un’efficace base preventiva rispetto alle stesse.
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