Due gemelli (Justin e Jordan, nella foto sopra con mamma e papà): stessa data di nascita, stessa madre, e fin qui niente di strano. Se non fosse che quello che sembra un apparentemente normale parto gemellare è diventato un vero e proprio caso, scientifico e mediatico. Ad attirare l’attenzione di scienziati e curiosi è il fatto che questi due neonati sono sì cresciuti nello stesso ventre materno, ma non hanno lo stesso padre. Proprio così. Secondo il test della paternità, richiesto dalla madre, la texana Mia Washington, c’è il 99,9% di probabilità che i due pargoletti pronunceranno la parola “papà” rivolgendosi a due uomini diversi.
In scienza è un evento rarissimo ed è frutto di quello che gli studiosi chiamano superfecondazione eteropaternale. Justin e Jordan sono nati undici mesi fa da due spermatozoi appartenenti ad uomini diversi. All’epoca del loro concepimento i due genitori erano infatti in crisi e la madre avrebbe tradito il partner, confessando la propria infedeltà e riconciliandosi successivamente con il fidanzato.
Nel frattempo però nel suo corpo era avvenuto il rilascio di ovuli multipli, dato, questo, che spiegherebbe il verificarsi della gravidanza “a tre”, avendo la donna avuto rapporti sessuali con due partner diversi nello stesso periodo. Dopo la nascita, dal momento che i gemelli non si somigliavano affatto, la madre avrebbe richiesto l’esame del Dna. La mamma più famosa del momento ha poi così commentato il sorprendente risultato:
Di tutte le persone in America e di tutte le persone nel mondo, doveva accadere proprio a me. Sono molto scioccata.
Inutile dire che i medici e tutto il mondo scientifico sono alquanto meravigliati: tutto perchè la superfecondazione eteropaternale è uno di quei casi alla dottor House che mai avrebbero pensato di vedere realizzarsi concretamente. Intanto, tra meraviglia e sconcerto, bisogna pensare a tutelare i bambini. E infatti i genitori hanno intenzione di crescerli insieme e di non coinvolgere l’altro padre biologico. Spetterà ai gemelli, una volta grandi, scegliere se avere o meno rapporti con lui. Ma l’altro padre rispetterà questa decisione? Chissà cosa sentenzierebbe un giudice a proposito, di certo ci sono in giro pochi precedenti!