Una bambina di 3 anni ha subito il trapianto di una calotta cranica in 3D per curare una grave malattia dalla quale era affetta. Non si tratta del primo intervento al mondo di questo tipo ma l’unico relativo ad un paziente così giovane.
Circa un anno fa, infatti, una donna olandese ha subito la medesima operazione e nel 2013 un uomo è stato sottoposto ad un trapianto del 70% del cranio. La vera incognita, per ciò che concerne questa bambina, è proprio la sua giovane età al momento dell’intervento.
Alla piccola Han Han è stata diagnosticata una malformazione congenita della calotta cranica quando aveva appena sei mesi. Questo problema ne avrebbe compromesso la crescita e la sopravvivenza. In cura presso il Second People’s Hospital della provincia di Hunan la bambina ha potuto essere sottoposta a questo intervento all’avanguardia: la calotta cranica in 3D che le è stata trapianta nel corso di un intervento durato 17 ore le consentirà di avere una vita pressoché normale secondo i medici che la seguono.
Le condizioni di salute della piccola Han Han prima dell’operazione erano al limite della compatibilità con la vita. La calotta cranica era cresciuta almeno 4 volte rispetto al normale, raggiungendo delle dimensioni assurde per il piccolo corpicino. La bambina non riusciva nemmeno ad alzare la testa dal cuscino. E’ stato a questo punto che gli esperti cinesi hanno deciso di utilizzare le nuove tecniche di stampa in 3D utilizzate in chirurgia per sostituire il cranio della bimba con una calotta in titanio.
Per riuscire ad operare la bambina i medici hanno drenato i liquidi formatisi nella testa della piccola a causa dell’idrocefalia in modo tale da evitare possibili infezioni. E la lunga attesa, come ha spiegato la nonna di Han Han, è stata data dalla mancanza di soldi per sostenere l’intervento: per salvare la figlia i genitori hanno fatto tanti lavori diversi e chiesto prestiti e donazioni.
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