Mark Zuckerberg “testimonial” pro vaccinazione a sua insaputa. O forse no. Quel che è certo è che il creatore di Facebook ha dato un ottimo esempio a tutti coloro che negli Stati Uniti e nel mondo esprimono contrarietà all’uso di vaccini.
Questo è un tema particolarmente sentito da quando qualche anno fa uno studio, rivelatosi poi falsato, ha correlato questo tipo di immunizzazione e l’autismo. La realtà dei fatti e numerosi studi succedutisi negli anni non solo hanno smentito un eventuale collegamento tra la malattia ed i vaccini, ma hanno sottolineato come il loro mancato utilizzo stia portando man mano alla risalita di casi di patologie da tempo “dimenticate” o comunque non più pericolose. Malattie che ora invece stanno aumentando la loro virulenza ed il loro impatto sulla salute dei bambini e degli adulti. Un esempio? L’epidemia di morbillo statunitense partita all’interno di un parco giochi della Disney lo scorso anno.
Il post di Mark Zuckerberg, con tanto di foto di lui e della figlia Max presso lo studio medico ha ricevuto una risposta positiva inaspettata. Parliamo di oltre 3 milioni di like e commenti che, a dispetto delle polemiche ancora in corso oltreoceano, hanno manifestato l’appoggio alla pratica con diversi commenti e condivisioni del post.
Quella del vaccino è una pratica medica sicura che viene predicata da molto tempo. Le formulazioni passano attraverso molti gradi di sperimentazione prima di poter essere utilizzati clinicamente. Come tutti i medicinali non sono esenti da effetti collaterali. Quelli più gravi però, oltre che essere rari, possono essere evitati sottoponendo i bambini a delle analisi specifiche che possono e devono essere richieste al pediatra per evitare che il bimbo subisca delle reazioni avverse che nei casi più severi possono risultare invalidanti. Si tratta di procedure mediche approvate che non bisogna aver paura di richiedere prima della vaccinazione.
Photo Credit | Mark Zuckerberg Facebook