Secondo dei ricercatori della Missouri University, noi ci sentiremmo “sprirituali” perché è il nostro cervello che ce lo impone. Più precisamente è un’area ben marcata del cervello, che come le aree già conosciute dedicate al linguaggio, al movimento, e a tutti gli altri aspetti della vita che oggi ci risultano meno misteriosi, è dedicata esclusivamente alla spiritualità.
L’area in questione si trova nel lobo parietale destro, e i ricercatori l’hanno soprannominata “Definitore del Me“. Infatti è in un certo senso l’area dell’autocritica, quella che se la prende con sè stessi. Secondo Brick Johnstone, uno dei ricercatori, quest’area genera quest’auto-coscienza e ci guida attraverso le relazioni fisiche e sociali, permettendo al proprio corpo di prendere coscienza di sè, e di quello che si sta facendo in quel momento. Le persone che hanno quest’area meno definita hanno maggiore interesse verso la spiritualità.