La sindrome dell’ovaio policistico (conosciuta anche come PCOs o Sindrome di Stein-Leventhal) è la patologia endocrino-metabolica più diffusa, nonché la prima causa di infertilità (sterilità) tra le donne. Si stima che in tutto il mondo 5-10 donne su 100 con età compresa tra i 18 e i 44 anni soffrano di questo particolare disturbo. La sintomatologia è diversa da paziente a paziente. In questo articolo individueremo e descriveremo i sintomi più frequenti, conseguenze e aspetti della patologia in relazione alla gravidanza e, in ultima analisi, le terapie più efficaci attualmente utilizzate.
visita ginecologo
Prima volta dal ginecologo
Andare per la prima volta dal ginecologo può generare nelle ragazzine una grande apprensione. E se la mamma decide di accompagnare le figlie si possono anche creare incomprensioni e un senso di imbarazzo per entrambe. Ne parliamo con Vincenzina Bruni, Professore associato di ostetricia e ginecologia all’Università di Firenze.
Qual è il momento giusto per la prima visita?
Il primo approccio con il ginecologo non deve necessariamente essere una vera e propria visita, un esame ginecologico in senso stretto. Può essere anche un semplice colloquio che serve a chiarire dubbi e risolvere problematiche per le quali l’esame può non essere indispensabile. Più che di “un momento” preciso, quindi, possiamo parlare di una motivazione. Le ragioni che portano le ragazze più giovani a incontrare il ginecologo possono essere le irregolarità mestruali, la presenza di dolore occasionale o ciclico, alcuni problemi infiammatori vulvovaginali.
Quindi, il primo, è più che altro un incontro informativo…
Sì. Spesso è semplicemente un colloquio in cui è utile fornire informazioni che riguardano la contraccezione e le prime esperienze sessuali. E soprattutto il tema, molto importante, della prevenzione delle infezioni. Per questo è importante che avvenga piuttosto presto, creando possibilmente una relazione stretta tra il medico e la giovane paziente.
Prevenzione femminile: tutti gli esami da fare e quando!
Il punto di equilibrio della salute sta proprio qui: prendere l’abitudine di consultare il medico sin da giovani è fondamentale per ogni donna. Conoscere, almeno in linea generale, quanto sia importante dover effettuare determinati controlli clinici a seconda della propria età per non dimenticare che la prevenzione è l’unico strumento che consente una diagnosi precoce, tempestiva, quella in grado di salvare anche la vita. Non ci vuole poi mica tanto e per di più non è difficile: basta solo eseguire alcuni piccoli controlli periodici. Ecco quelli fondamentali.
- Esame ginecologico: è l’esame che serve per conoscere le caratteristiche dei genitali. Consiste in una semplice visita a cui dovrebbero sottoporsi tutte le donne dopo aver avuto il primo rapporto sessuale, o comunque se nei rapporti con il partner si evidenziassero dei problemi. È di facile esecuzione e non comporta nessun tipo di sofferenza, serve solo individuare lo specialista adatto alla propria personalità.
- Ecografia pelvica:si tratta di un esame di tipo strumentale, effettuato mentre la donna è distesa sul lettino a vescica piena per facilitare la visione degli organi genitali interni. Attraverso il passaggio di una sonda sulla superficie della cute a livello pelvico è possibile visionare le dimensioni dell‘utero, delle tube ed in particolar modo delle ovaie. Si ottengono molte informazioni sugli organi indagati, è un importante test per conoscere eventuali iniziali patologie pelviche. È indolore, di semplice esecuzione e non ha controindicazioni, tutte le donne possono sottoporsi a questo esame.
- L’autopalpazione del seno: è il primo passo per la prevenzione al carcinoma mammario. Attraverso un semplice auto esame la donna può individuare la presenza di noduli e alterazioni al seno ed avviare opportune indagini senologiche per una diagnosi precoce. Dedicare 5 minuti di tempo alla salute del seno, quindi, è un piccolo gesto a costo “zero” che può salvare la vita.