La salute non è un diritto di tutti. Nonostante i problemi della nostra Sanità in Italia siamo fortunati. In molte parti del mondo l’assistenza medica non è prevista o garantita. Ed è in questo frangente che Destination Hope entra in gioco, aprendoci con delle semplici fotografie, una realtà che conosciamo poco.
Sono moltissime infatti le persone che non potendo contare su un’assistenza sanitaria degna di questo nome migrano addirittura da diverse altre parti del mondo per potere avere accesso a delle cure mediche migliori rispetto a quelle del proprio paese di origine. I fotografi di “Parallelo Zero” hanno documentato questi viaggi della speranza in ben quattro continenti. Si tratta di un fenomeno che in alcuni casi è più vicino a noi di quel che possiamo pensare. Pensiamo solo alla fecondazione eterologa ed al fatto che prima di questa estate non era possibile nel nostro paese.
Quasi sempre dietro alla ricerca di cure mediche fuori dal proprio paese di origine si nascondo di veri e propri drammi personali che vengono ignorati. Il progetto fotografico di Destination Hope in questione vuole proprio portare l’accento in modo semplice e diretto sulla necessità di sensibilizzare sul problema. Dall’assistenza medica dipende spesso la sopravvivenza delle persone: la possibilità di contare su nuove terapie, di poter accedere ad approcci medici differenti, la commercializzazione di farmaci meno cari per alcune patologie sono obiettivi che devono essere posti e che devono poter essere raggiunti. L’accesso alle cure sanitarie deve esistere per tutti.
La mostra fotografica verrà esposta dal 25 settembre 2014 al 7 gennaio 2015, nell’ambito del Festival della Letteratura di Viaggio, e allestita nelle prestigiose sale di Palazzo Braschi, di Roma. In quel frangente si avrà anche la possibilità di prendere in considerazione l’idea di finanziare il progetto per provare a costruire uno spazio permanente nel quale promuovere un accesso giusto ed eguale alle cure mediche per tutti.