Avere ciglia da cerbiatto e uno sguardo ammaliante dal 1 gennaio del 2008 è più sicuro per le donne del Minnesota.
Il rischio per i commercianti che continuano a vendere prodotti cosmetici con l’aggiunta intenzionale di mercurio per preservarne le caratteristiche, è quello di pagare multe salatissime, che vanno dai 700 dollari per i venditori al dettaglio ai 10000 dollari per i produttori che non dichiarano sulle etichette dei prodotti la presenza di mercurio.
Secondo il senatore John Marty, democratico di Roseville che ne ha proposto il divieto:
il mercurio, anche in piccolissime percentuali, provoca seri danni neurologici.
La maggior parte delle case produttrici di cosmetici hanno abbandonato l’uso del mercurio nei prodotti di bellezza, ma in alcuni prodotti per gli occhi, come il mascara e l’eye liner, viene ancora utilizzato come conservante e contro i germi. La legge federale permette la presenza di una percentuale di mercurio non superiore alle sessantacinque particelle su un milione. L’esposizione dell’occhio a quantità così irrisorie di questa sostanza non provocherebbe alcun danno.
I trucchi per gli occhi che contengono mercurio non causano problemi immediati per la salute, ma il mercurio si accumula nel corpo, ecco perché è sconsigliabile l’acquisto di prodotti che contengano mercurio, anche in piccole percentuali. Il mercurio è nocivo per l’organismo, in tutte le forme in cui può entrare nel corpo.
Il corpo potrebbe inalare una quantità di mercurio, anche da un contenitore di crema aperto, o dal mascara durante l’applicazione. I rischi non sono da sottovalutare: possibilità di sviluppo ridotto del cervello dei bambini e del feto, che sono più vulnerabili e maggiormente esposti agli effetti tossici del metallo. Ma può causare danni neurologici anche negli adulti.
A questo proposito, una direttiva del 3 aprile della Commissione europea ha elencato tutte le sostanze che verranno vietate nell’industria cosmetica, a decorrere dal 4 ottobre 2009. Potete leggere la lista cliccando qui, e sarete così sicuri di quali componenti siano consentite e quali no. Fate attenzione alle etichette, dunque!