I noduli tiroidei sono delle formazioni singole o multiple dalle dimensioni variabili e dalla diversa consistenza che possono formarsi all’interno della nostra tiroide. Quest’ultima è la ghiandola del corpo umano che regola la secrezione di diversi ormoni come quelli dello sviluppo e quelli regolanti il metabolismo. Scopriamo insieme come riconoscere i sintomi della presenza di noduli all’interno del nostro organo.
I noduli della tiroide sono essenzialmente di forma sferica e di dimensioni che possono raggiungere diversi centimetri. Quando la loro consistenza è pastosa, spesso si tratta di cisti, ma possono anche presentare una morfologia mista e una consistenza solida. Colpiscono con maggiore frequenza le donne e scaturiscono comunemente in un’ipertrofia dell’organo conosciuta sotto il nome di gozzo.
I noduli alla tiroide sono pericolosi?
La domanda che più affligge in caso di scoperta di noduli più o meno grandi alla tiroide è quella della loro pericolosità. Il primo pensiero che la presenza di noduli tiroidei crea nella persona è la necessità di capire se il loro manifestarsi possa essere causa o principio di una malattia tumorale. Se la paura più grande è quella del possibile sviluppo di un tumore alla tiroide, si può tendenzialmente stare tranquilli se gli esami condotti non indicano particolari formazioni: le forme cancerose di nodulo alla tiroide sono riscontrabili solo nel 2-3% dei casi e di questo numero solo il 10% circa risulta maligno o incurabile. Essenzialmente sono tre le tipologie di nodulo:
- Non neoplastico o pseudonodulo.
- Neoplastico benigno, che può arrecare dei disturbi da tenere sotto controllo con terapie specifiche.
- Neoplastico maligno, il tumore alla tiroide, ovviamente più pericoloso.
I sintomi dei noduli alla tiroide
Sebbene spesso asintomatici, i noduli alla tiroide sono facilmente riconoscibili in quanto a sintomatologia. Prima di tutto è percepibile un gonfiore in corrispondenza della regione del collo nella quale è presente la ghiandola, al quale si aggiunge un senso di compressione sull’esofago e quindi la difficoltà nella deglutizione. Non mancano poi raucedine e tosse causate dalla compressione della faringe.
Posso poi svilupparsi due diversi quadri clinici:
- Ipertiroidismo: tachicardia, calo ponderale, da tremori unti a diarrea e brividi, nervosismo e sudorazione.
- Ipotiroidismo: brachicardia, un aumento del peso corporeo, sensazione di stanchezza e spossatezza e problemi di tipo psicologico (ad esempio la depressione, N.d.R.)
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