Le morti in culla colpiscono i neonati nel primo anno di vita.
Capirne le cause sarebbe il primo passo per scongiurare il rischio di decesso precoce.
Un primo passo che sembra essere stato compiuto grazie ai ricercatori del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Monterotondo.
Capirne le cause sarebbe il primo passo per scongiurare il rischio di decesso precoce.
Un primo passo che sembra essere stato compiuto grazie ai ricercatori del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Monterotondo.
Gli studiosi hanno individuato nel cervello la responsabilità delle morti in culla.
Un malfunzionamento nel sistema di comunicazione di un’area neurale provocherebbe, infatti, scompensi alla respirazione e al battito del cuore.
L’area difettata in questione è il midollo allungato, situato nella parte inferiore del cervello e preposto al mantenimento del giusto ritmo cardiaco nonchè respiratorio.
Un malfunzionamento nel sistema di comunicazione di un’area neurale provocherebbe, infatti, scompensi alla respirazione e al battito del cuore.
L’area difettata in questione è il midollo allungato, situato nella parte inferiore del cervello e preposto al mantenimento del giusto ritmo cardiaco nonchè respiratorio.